La parità di genere a Poste Italiane non è una questione astratta, non è un semplice discorso che non viene tradotto in azioni. Poste è infatti tra le aziende europee che vantano un punteggio più elevato dell’indice di diversità di genere (Gender diversity index, GDI) fra i maggiori Gruppi del listino Stoxx Europe 600 per la presenza femminile in posizioni di responsabilità (dai di “European Women on Boards” – Ewob). La presenza femminile a tutti i livelli è pari al 55% della forza lavoro complessiva (69.000 unità), e il 59% degli oltre 12.800 Uffici Postali è affidato alla guida di una donna. Quest’attenzione alla gender equality viene testimoniata anche dall’attenzione e dalla sensibilizzazione nella lotta alla violenza domestica, i maltrattamenti e lo stalking.
Un messaggio per tutti
Così, da fine maggio, l’Azienda ha deciso di sostenere le comunicazioni del Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la violenza sulle donne ed è al fianco nelle iniziative di sensibilizzazione. Sui monitor dei 7.000 sportelli Postamat Atm sono visibili i messaggi istituzionali, il numero verde e l’app 1522 per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, stalking e maltrattamento. Poste Italiane ha da tempo sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero per le Pari opportunità che prevede la realizzazione di iniziative in grado di «rendere più efficaci e incisive le campagna di comunicazione promosse e realizzate dal Dipartimento, al fine di consentirne una capillare diffusione sul territorio nazionale». In tal modo il Gruppo concorre alla promozione dei principi di pari opportunità, di contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione coerentemente con il suo ruolo di azienda socialmente responsabile.
Le altre iniziative
Poste prosegue inoltre nella realizzazione del proprio piano di attività in materia di sostenibilità che prevede, tra l’altro, iniziative di sostegno al reinserimento lavorativo di donne in uscita dalle case rifugio, avviate a dicembre scorso con la Rete D.i.Re e l’Associazione di volontariato “Telefono Rosa”.