Cilento terra di filosofi. Elea per i greci e Velia per i romani, ha lasciato il segno della propria presenza sull’altopiano collinare di Ascea, a pochi chilometri da Acciaroli. Parmenide vi aveva fondato una scuola. Tra gli allievi Zenone. I suoi paradossi rivoluzionarono il modo di interpretare lo spazio e il tempo. Famoso quello della tartaruga più veloce di Achille. La strada prosegue dritta fino ad Agropoli. Un cartello indica che siamo arrivati nel Cilento. Castellabate è molto più del set di “Benvenuti al Sud”. La scalinata che dal mare conduce al borgo storico mette a dura prova la tenuta cardiaca. Dal colle, cogli con tutti i sensi la poesia del golfo. Giovanni è il direttore dell’Ufficio Postale di via Salerno 8. “Qui si vive prevalentemente di pesca e di turismo. D’inverno anche se c’è meno gente, il borgo è sempre vivo. D’estate, poi, specie dopo il successo cinematografico, è aumentato il flusso turistico. E l’Ufficio Postale diventa una meta da visitare”.
La fiducia è il premio più importante
Ad Ascea attende Arturo, 59 anni, una vita in Poste. “Se ti dicessi che Buoni e Libretti sono i prodotti più richiesti, sarei scontato. Qui la popolazione è prevalentemente anziana. Ma, aggiungo, che le Postepay Evolution vanno davvero forte”. E poi ritorna sul concetto del tempo. “Il ritmo del lavoro mi consente di parlare con le persone, dare consigli. Le Poste da noi sono un’istituzione”. A Velina prendiamo direzione Castelnuovo. L’itinerario è un percorso sinuoso che si arrampica verso un incantato borgo medioevale. Constatiamo che al dì sotto della linea di confine tra il Lazio e la Campania, agli estranei e agli anziani si dà del Voi. Antonio viene da Ceraso ogni giorno per consegnare la posta tra queste antiche mura. Il portalettere è indispensabile per i circa 300 abitanti. “Lavorare in zone come Castelnuovo è l’augurio che faccio a tutti. In estate, quando arrivano i turisti, mi chiedono: “Se tornasse indietro, rimarrebbe nel Cilento?”. Ci rimarrei e consiglierei a tutti di venire”. E poi ci sorprende: “Sapete che nel periodo estivo qui si mandano ancora le cartoline?”. Ne scriviamo una anche noi, prima di riprendere la strada verso Cuccaro Vetere. Domenico ha 56 anni ed è mono operatore nell’Ufficio locale. L’accento e il timbro della voce ingannano. “Ma no. Sono cilentano. Sono stato 16 anni in Brianza. Con questi luoghi nel cuore. Sempre. Cuccaro è famoso per la raccolta delle castagne. In autunno, in particolare, aumenta la domanda di spedizione di pacchi al Nord. Mi vedono come un familiare. Mi chiedono delucidazioni sulla bolletta della luce o su quella del gas. Cosa mi gratifica? La fiducia delle persone. Qui i tempi consentono di coltivare amicizie vere”.