Un panorama di Filicudi, nel riquadro la "nostra" Fabiola

“Sai cos’è la nostra vita? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando”. Leonardo Sciascia, siciliano di Racalmuto, scriveva queste parole (in “Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia”) per descrivere una terra che in molti luoghi va oltre la fantasia. E il sogno di Sciascia è simile a quello di Fabiola Perrone, che vive e lavora nella parte più remota dell’arcipelago delle Eolie: è direttore dell’Ufficio Postale di Filicudi, che apre tre giorni a settimana; negli altri due giorni si sposta ad Alicudi, dove è semplice operatore, sempre in postazione singola.

In trasferta per amore

“Filicudi ha 300 residenti, nel periodo invernale siamo un centinaio – racconta Fabiola – Ad Alicudi siamo in 150, ma d’inverno parliamo di una cinquantina di persone. Lì c’è la scuola più piccola d’Italia”. Fabiola è originaria di Vulcano, altra splendida isola delle Eolie, e per amore si è spostata nella più remota Filicudi: “Sono stata poi assunta lì per ovviare al problema che, con il mare mosso, l’Ufficio restava spesso chiuso. Serviva una persona sul posto. Ad Alicudi, invece, se c’è mare grosso rischio di non poterci andare o di restarci bloccata. Una volta sono rimasta una settimana lì: nessun problema perché l’ospitalità in questi posti è di casa”. È proprio nel senso di comunità che si può trovare il tratto caratteristico di queste due isole: “Essendo le più lontane, ci sono solo due aliscafi, uno la mattina e uno il pomeriggio. E in inverno il mare è spesso agitato. Inutile dire che ci si conosce tutti, e questa è la parte più bella del mio lavoro: le persone puntualmente vengono in ufficio, sia a Filicudi che ad Alicudi, anche solo per salutare. Chiunque passi si ferma, porta una granita o un caffè. Il rapporto è inusuale se paragonato ai “normali” Uffici Postali”.

Una comunità solida
Avendo frequentato anche la sede di Lipari, Fabiola può fare un confronto tra le due realtà: “Da noi non esiste alcuna frenesia lavorativa: ho il tempo per conoscere bene le persone, consigliare i prodotti, ragionare insieme ai clienti. Quando si tratta di prodotti finanziari organizziamo appuntamenti telefonici o ci spostiamo su Lipari”. La corrispondenza la gestiscono i portalettere (quello di Lipari per Filicudi e quello di Salina per Alicudi): “Vi assicuro che i pacchi sono tantissimi: qui non esistono negozi e si compra molto online”. D’estate le due isole hanno una manciata di esercizi commerciali tra ristoranti e strutture ricettive; ma in inverno non esiste neanche il bar per un caffè. “Nessun problema – spiega Fabiola – il sabato sera invece di uscire ci raduniamo a casa di qualcuno e la pizza la facciamo noi. È una comunità solida, dove non esiste alcuna divisone anagrafica: adulti e bambini, giovani e anziani, tutti insieme d’amore e d’accordo”. “Non ci sono mezze misure – conclude – queste isole o si odiano o si amano”. Nel caso di Fabiola, non abbiamo dubbi su quale sentimento sia.