Il primo incontro tra la signora Bruna e Poste Italiane risale agli anni ’50. I suoi genitori le regalarono un buono postale. Che oggi, nel frattempo, sono diventati anche digitali. «Sono cliente di Poste Italiane praticamente da quando sono nata. Fin da bambina, sono entrata in contatto con un mondo magico, fatto di cordialità e attenzione verso il cliente», dice dopo aver sbrigato qualche commissione nel grande Ufficio Postale di Piazza Bologna, snodo chiave di una delle zone più vivaci di Roma, a due passi dal Policlinico Umberto I, la città universitaria, la Stazione Tiburtina e le Ambasciate della Via Nomentana. Per i titolari dei negozi, gli impiegati degli uffici e soprattutto i residenti entrare e uscire dal moderno palazzo postale che Mario Ridolfi ideò nel 1932 ispirandosi a un idrovolante è quasi un rito. Un grande edificio, ma con l’approccio familiare che non ti aspetti. “Quando ci rechiamo in qualche ufficio per effettuare delle commissioni, si sa, andiamo tutti un po’ di fretta e trascuriamo a volte i rapporti umani – continua Bruna – Ecco, questo qui non si verifica. Ormai io conosco gli addetti e loro conoscono me. Nel tempo si è venuto a creare un rapporto di grande cordialità e, tra una pratica e l’altra, c’è anche il tempo per un sorriso. Non voglio esagerare ma, a volte, sembra quasi di essere in famiglia. Una sensazione che, da altre parti, raramente ho provato”.
Accoglienza e competenza
“Soddisfatto ogni giorno di più”, si definisce il signor Edoardo anche lui, che ha 79 anni, cliente di Poste «da sempre» e da circa dieci anni anche correntista dell’UP Roma Nomentano. “Ho trovato – racconta – grande disponibilità e attenzione da parte di tutti gli impiegati. Sinceramente, in tanti anni, non mi è mai capitato, neppure una volta, di ricevere una risposta sgarbata o fuori luogo, credo che la grande gentilezza sia una delle qualità migliori di chi lavora per questa importante Azienda”. “Ma – aggiunge Edoardo – se dovessi dire qual è la principale caratteristica di chi lavora in Poste Italiane, direi senza dubbio la preparazione e la competenza. Ho trovato un personale che, se possibile, risulta più preparato e aggiornato di quello che si incontra all’interno dei vari istituti di credito”. Particolarmente apprezzate, tra i pensionati, anche le misure adottate per contingentare gli ingressi e rispettare le distanze: “Devo dire – commenta Edoardo – che ho riscontrato molta buona volontà nel far rispettare le norme di sicurezza nell’Ufficio Postale, tanto che le operazioni si svolgono, ancora oggi, nel migliore dei modi e con la massima velocità”. Nonostante l’età e lo stretto legame con il servizio postale più “tradizionale”, al signor Edoardo non è certo sfuggita l’evoluzione degli ultimi anni: «Ho notato un cambiamento, soprattutto in relazione alla qualità e al numero dei servizi offerti. Ora ce ne sono di più. In particolar modo, mi ha colpito la disponibilità di chi lavora all’interno del Punto Accoglienza. Questi spazi offrono un servizio davvero di ottima qualità e sono sempre in grado di indirizzarti al meglio”.
Questione di ritmo
Al grande Ufficio Postale di Piazza Bologna si rivolgono tanti studenti fuorisede e giovani lavoratori. Anche stranieri, come Viktoriya, 25 anni, consulente immobiliare nata in Ucraina. «Sono titolare di una Postepay Evolution – racconta – è un servizio di grande praticità per gestire il mio denaro e le mie spese, che mi consente anche una certa flessibilità. Quando mi sono recata in Ufficio Postale per sottoscrivere la carta, sono rimasta colpita dalla disponibilità dell’impiegato che ha curato la mia pratica. Si è fatto davvero in quattro per soddisfare ogni mia esigenza. Spesso – prosegue – mi capita di avere solo l’orario di pausa pranzo per potermi recare in Ufficio Postale. Apprezzo molto l’orario continuato, mi dà la possibilità di sbrigare le varie pratiche nel modo più comodo possibile. E rispettando i miei ritmi lavorativi e di vita». Viktoriya ha trovato nell’Ufficio tante persone giovani e molto preparate: “C’è sempre spazio per una risata o per una battuta”.