Poste è uno spaccato dell’Italia e “siccome conosciamo bene il ruolo della donna nelle famiglie italiane, anche in Poste il ruolo della donna è di primo piano”. A dirlo è l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, intervenuto a Sky Tg 24 durante la trasmissione dedicata al “Manifesto per l’Occupazione femminile” di Valore D, associazione che da dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostro Paese.
Poste ai vertici internazionali
“Abbiamo la maggioranza assoluta femminile – spiega ancora Del Fante – più della meta dei dipendenti sono donne, abbiamo un 59 per cento di donne che dirigono un Ufficio Postale, un’ottima rappresentanza di quote rosa nel Cda e infatti il Gruppo è presente negli indici di settore internazionali, in particolare quello di Bloomberg che considera il livello di diversità nelle carie aziende internazionali”. A supporto delle parole dell’AD, infatti, ci sono i numeri: il 54 per cento del totale dei dipendenti è donna, il 59 per cento dei direttori deglii Uffici Postali (come ricordato da Del Fante), il 46 per cento tra quadri e dirigenti e il 44 per cento nel Consiglio di Amministrazione. Come si fa ad avere più donne nelle funzioni di management medio alto? “Se vogliamo avere più donne nel cda – risponde Del Fante ai microfoni di Sky Tg 24 – dobbiamo far crescere nelle aziende il middle e il senior management femminile, per avere poi una fonte dove pescare nuove manager”.
I dettagli del Manifesto di Valore D
Nel 2017, sotto l’egida del G7 Italia, Valore D ha presentato ufficialmente alle aziende e alle istituzioni il “Manifesto per l’occupazione femminile”: un documento programmatico in 9 punti per raggiungere la parità di genere. Il Manifesto definisce strumenti concreti in linea con gli indicatori del Bilancio Integrato (standard GRI) utile alle aziende per valorizzare e includere la diversità di genere al proprio interno. Nel 2018, un anno dopo la firma, 30 Amministratori Delegati e Presidenti tra le oltre 150 aziende firmatarie si sono rincontrati a porte chiuse per fare un punto sui risultati raggiunti rispetto ai nove punti del Manifesto e per condividere le sfide da affrontare insieme. “Oggi – sottolinea l’associazione Valore D – è più importante che mai indagare sul ruolo delle donne nella fase di ricostruzione che il Paese dovrà affrontare: significa promuovere strumenti e azioni concrete per valorizzare e includere la diversità di genere nei processi aziendali, tramite il rilancio del Manifesto e una revisione e adeguamento dei suoi punti programmatici”.