Il Condirettore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco è intervenuto con un messaggio all’Assemblea dell’UNCEM, unione nazionale comuni, comunità ed enti montani, per ribadire il sostegno del Gruppo verso i piccoli comini. “Come Poste Italiane – ha detto Lasco nel messaggio mandato in onda anche sul TG Poste – siamo consapevoli che il nostro Paese racchiude un tesoro di eccellenze concentrate proprio in territori sempre meno popolati, dei quali la maggior parte conta meno di cinquemila abitanti. Siamo anche consapevoli che il digital divide penalizza in maniera evidente queste realtà nell’accesso ai servizi digitali e sappiamo bene che le categorie più minacciate sono i soggetti anziani, le donne non occupate, gli immigrati, le persone con disabilità e in generale le persone con basso livello di scolarizzazione e di istruzione che non sono in grado talune volte di utilizzare gli strumenti informatici. La banda larga nei piccoli comuni, per quanto mi è dato conoscere, incide solo per il 18 per cento”.
Una risposta convinta
Il Condirettore Generale ha spiegato che “anche Noi stessi come Poste, sebbene abbiamo messo in campo investimenti in ICT e TLC, ci troviamo a rincorrere l’ottimizzazione del digital divide, avendo 900 Uffici Postali in piccoli comuni, che non sono connessi in banda larga e non possono assicurare gli stessi servizi di livello erogati nei grandi centri, nonostante il livello di dotazioni informatiche importato sia stato uguale”. Proprio per questo, spiega Lasco, la risposta di Poste a sostegno delle comunità montane e dell’Uncem è “convinta: perché da sempre Poste è un punto di riferimento di queste comunità. Ogni giorno entrano in contatto con noi, nei nostri Uffici e con i nostri portalettere o attraverso i nostri servizi digitali, circa 6 milioni di persone. Soprattutto nelle comunità montante, con gli Uffici Postali vogliamo costruire un presidio istituzionale e un sostegno all’economia locale”.
Uno degli otto pilastri del piano
“Abbiamo deciso di rimanere capillari su tutti i territori – continua il Condirettore Generale di Poste Italiane – in particolare nelle aree considerate periferiche, nelle zone montane in comuni con bassa densità di popolazione. Abbiamo scelto di non chiudere nessun Ufficio Postale, garantendo i servizi in presenza fisica, e la vicinanza verso cittadini, imprese e istituzioni. Una decisione in controtendenza rispetto al mercato generale, dove nel 98 per cento dei casi il mancato servizio riguarda proprio i comuni con meno di cinquemila abitanti. Per queste ragioni il sostegno da parte nostra è sempre più forte ed è uno degli otto pilastri del piano ESG del Gruppo” conclude Lasco.