Con l’apertura della base italiana Mario Zucchelli è iniziata la 36esima Spedizione italiana in Antartide, finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e gestita dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico. L’attuale emergenza sanitaria ha imposto alla spedizione forti limitazioni delle attività scientifiche e logistiche con una riduzione del personale al minimo indispensabile per poter aprire e mantenere le stazioni in sicurezza e consentire la manutenzione della strumentazione scientifica. Il volo del gruppo di apertura della Stazione Mario Zucchelli è stato assicurato, come sempre, dal programma antartico americano (USAP): a questo seguiranno solo due voli passeggeri da Hobart (Australia) con Airbus-A319 dell’Australian Antarctic Division e un volo cargo da Christchurch (NZ) con la compagnia neozelandese RNZAF.
Il programma della spedizione
La nave da ricerca italiana “Laura Bassi” effettuerà una sola rotazione a partire dal 24 dicembre quando salperà dal porto neozelandese di Lyttelton; condurrà una brevissima campagna oceanografica volta alla conservazione e alla manutenzione della strumentazione dell’Osservatorio Marino fino ad arrivare a Baia Terra Nova da dove ripartirà il 24 gennaio con tutto il personale ancora rimasto presso la Stazione Mario Zucchelli. Il rientro del personale infatti, anticipato rispetto all’usuale, sarà effettuato esclusivamente con i mezzi navali del PNRA e dell’IPEV mediante le navi Laura Bassi e L’Astrolabe. Il prossimo 9 novembre è previsto l’arrivo del personale presso la stazione Concordia, che si trova a oltre 3mila metri di altezza nell’entroterra sul plateau antartico. Anche lì saranno condotte le attività indispensabili per garantire il funzionamento in sicurezza della Stazione, la manutenzione della strumentazione scientifica presente e l’addestramento della nuova squadra di invernanti.