Imitatrice e attrice con una carica incredibile di contagiosa simpatia. Emanuela Aureli è uno dei volti apprezzati della tv italiana: il pubblico le vuole bene, riconoscendole spontaneità e profonda genuinità. Oggi 47enne, l’artista umbra esordisce nel 1992 ne “La Corrida” di Corrado. Nel settembre del 1999 partecipa al programma che la farà conoscere ancor di più al pubblico, “Buona Domenica”, scelta espressamente da Maurizio Costanzo, e vi rimane per ben sette stagioni. L’imitatrice prende parte ad altri talent show di Rai 1 e dal 2012 è uno dei coach in “Tale e Quale Show”.
Emanuela, sei un’imitatrice tra le più amate dal pubblico. Abbiamo contato più di 60 personaggi imitati. Il conto è giusto o ci siamo persi qualcosa?
“Non vi siete persi niente (ride, ndr). Esatto, sono circa 60 le voci che imito. Un repertorio vasto che rinnovo di anno in anno, seguendo anche le preferenze del mio amato pubblico”.
A quale, tra i personaggi che imiti, sei più affezionata?
“Come si fa a dirlo? Tutti i personaggi che imito godono del mio affetto, gli voglio bene. Io amo spesso dire che sono tutti figli miei. E una mamma non fa preferenze tra i suoi figli”.
C’è qualche personaggio che hai imitato e che si è risentito? E chi, invece, ha apprezzato in modo particolare la tua parodia?
“Devo dire che ho incontrato tutte persone intelligenti e che hanno capito che le mie imitazioni sono delle parodie bonarie, sempre fatte con affetto e rispetto. Rita Pavone, Ivana Spagna, Milly Carlucci mi hanno sempre fatto grandi complimenti. Oltre ad essere grandi artiste, non a caso, sono grandi donne”.
Che tipo di esperienza è per te “Tale e Quale Show”?
“Un’esperienza magnifica. Ci si diverte, certo. Ma si lavora e si studia anche tanto. Io, come coach, cerco di creare tra i concorrenti una sorta di simbiosi di anime con il personaggio che devono imitare. A Tale e Quale c’è tempo per tutto: per le gioie, per la commozione, per il duro lavoro. E per i rapporti umani”.
Nel corso delle trasmissioni hai anche parlato di Poste Italiane nelle vesti di testimonial.
“Sì, di PosteMobile. È stato davvero un piacere entrare a far parte della grande famiglia di Poste Italiane. Mi sono divertita un sacco. Le Poste sono quel collegamento che ci permette di avere dei rapporti con gli altri, col mondo. Anche in periodi super tecnologici come questi, Poste Italiane rimarrà quel “faro” che illuminerà il mondo dello scambio tra le persone. Insomma, Poste è davvero… inimitabile. E se lo dico io dovete crederci”.
Ricordi una lettera in particolare che ti è capitato di spedire o di ricevere a cui sei particolarmente affezionata?
“Che tenerezza quando spedivo le mie letterine a Babbo Natale, chiedendogli tanti regali. Le imbucavo alle Poste e, il 25 dicembre, come d’incanto, ricevevo i doni che avevo chiesto. Mi avete fatto ricordare l’infanzia con i miei genitori, una grande emozione. E poi le cartoline che spedivo quando ero in vacanza al mare: tempi lontani, ma che a volte mi tornano in mente. Sono una romanticona”.