L’orgogliosa rivendicazione: “Saint-Barthélemy: il cielo più bello dove vedere le stelle”. Assenza di inquinamento luminoso e conformazione territoriale: sono i due principali elementi che hanno reso la località valdostana di Lignan, proprio nel vallone di Saint-Barthélemy, uno dei migliori luoghi al mondo per vedere le stelle. E ora è la prima località italiana ad aver ottenuto la certificazione Starlight Stellar Park, rilasciata dalla Fundación Starlight e riconosciuta dall’Unesco. Un obiettivo a cui il Comune di Nus e l’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta sono giunti tramite un progetto transfrontaliero Italia-Francia Alcotra 2014/20. Un progetto che ha inoltre permesso l’installazione nel villaggio, posto a 1.600 metri di quota, di nuovi lampioni dotati di corpi illuminanti a stato solido che permettono un notevole risparmio energetico e contribuiscono all’ulteriore miglioramento del grado di oscurità del cielo, impedendo la dispersione della luce verso l’alto.
Un volano per il turismo
La certificazione verrà consegnata in occasione della presentazione al pubblico del Planetario, completamente rinnovato nel sistema di proiezione digitale a tutta cupola, alla presenza di Nicolò D’Amico, presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), e Fabio Falchi, presidente di CieloBuio, associazione no-profit per la protezione dell’ambiente notturno. “La ricerca – ha spiegato Jean Marc Christille, direttore della Fondazione Clément Fillietroz, che gestisce l’Osservatorio Astronomico e il Planetario – costituisce anche un volano fondamentale per lo sviluppo economico del territorio, perché genera le conoscenze originali capaci di attrarre migliaia di persone all’anno per visitare l’Osservatorio Astronomico e il Planetario”. Una ‘’montagna sostenibile”, come l’ha ribattezzata il presidente della Regione Val d’Aosta, Renzo Testolin, in cui sono da annoverare anche iniziative di indirizzo e legislative che la Regione ha assunto, come l’obiettivo Fossil Fuel Free 2040, e le azioni di tutela paesaggistica volte, da sempre, alla salvaguardia del nostro territorio. Questo riconoscimento rappresenta un vero e proprio valore aggiunto per la qualità ambientale del territorio valdostano, contribuendo a premiare gli sforzi volti a trasformare l’Osservatorio in un polo scientifico di livello in campo internazionale, anche attraverso il sostegno ad astrofisici e ricercatori con borse di studio dedicate.