Il mito di Mennea rimane nel tempo, anche grazie a Poste Italiane. Il Condirettore Generale Giuseppe Lasco ha incontrato Manuela Olivieri, moglie di Pietro Mennea, in occasione della presentazione del francobollo e del folder filatelici dedicati alla “Freccia del Sud” a 40 anni della medaglia d’oro nei 200 metri alle Olimpiadi di Mosca. È stato un ricordo sentito e partecipe quello del Condirettore Generale di Poste, che ha spiegato di ricordarsi perfettamente quei momenti di grandi emozioni sportive: “Molte volte si dice che il calcio invade la mente di tutti – ha detto Lasco – io stesso sono un ‘calciofilo’ però, quando parliamo di atletica leggera e di un italiano che vince i 200 metri in un’Olimpiade, non c’è calcio che tenga. È come vincere i Mondiali”. Secondo il Condirettore Generale di Poste quella di Mennea è stata una “grandissima impresa che continua a dare emozioni anche a chi non ha vissuto quel momento”.
I valori in comune
Se oggi Mennea fosse ancora vivo, ha proseguito Lasco, “sarebbe il testimonial ideale per la nostra Azienda, perché incarna gli stessi valori che vogliamo dai nostri dipendenti: motivazione, sacrificio, spirito di squadra. Tutti valori che ha rappresentato nella sua vita sportiva ma anche in quella professionale, visto che ha lavorato molto nel sociale e ha creato la sua Onlus, dedicata a diffondere i valori dello sport, destinando i ricavati ai bambini in difficoltà”. Questi valori dunque “uniscono fortemente Poste al nome e all’immagine di Pietro Mennea”. A parlare del campione italiano è stata anche la moglie, Manuela Olivieri, che ha commentato l’iniziativa filatelica in suo onore: “Pietro era un uomo di cultura e questo francobollo e questa iniziativa sono un tributo bellissimo, che sta avendo un grande riscontro. Anche i bambini oggi cercano di imitare Pietro, è rimasto come un simbolo: ha toccato il cuore della gente, dimostrando che chiunque ce la può fare nella vita”. Non va dimenticato, ha proseguito la moglie di Mennea, che “Pietro era un uomo normale, anche fisicamente, e proveniva da una famiglia normale. Nonostante tutto, è arrivato in cima al mondo nello sport e nella vita, dimostrando che con la determinazione chiunque ce la può fare”.