Durante i mesi di lockdown i volumi dei pacchi sono aumentati tanto da raggiungere quasi i livelli del periodo prenatalizio. L’emergenza è stata volano di un progetto che Poste aveva in pancia in tempi non sospetti: migliorare il trasporto merci su strada. Ogni giorno per il trasporto a lungo raggio, il gruppo impiega circa 800 veicoli appartenenti a terzi, per circa 2.300 tratte con una percorrenza media di 450.000 km (dati maggio 2020). Il trasporto a lungo raggio, oltre ad avere un costo elevato, ha anche ripercussioni sull’ambiente in quanto i tir impiegati viaggiano normalmente a diesel con emissioni pari a 900 kg per 1000 km percorsi. Nell’ottica di una maggiore sostenibilità dal punto di vista di emissioni e consumi è nata la Joint Venture tra Poste Italiane e sennder, leader europeo della digitalizzazione del trasporto su strada, settore che garantirà a Poste Italiane un risparmio annuo superiore al 6% sulle spese per trasporti a carico completo e anche una riduzione delle emissioni di C02.
Flotta green
La chiave del successo di questo accordo sta nella piattaforma digitale di sennder che sfrutta algoritmi in grado di garantire un pieno carico dei mezzi e una riduzione dei km a vuoto. Il risparmio potenziale in termini di km percorsi supera i 15 milioni di chilometri all’anno. La piattaforma digitale inoltre consente alle aziende mittenti, tra cui Poste, di entrare direttamente in contatto con le società di autotrasporti, ciò permette di pianificare i carichi ottimizzando e migliorando i tempi di consegna anche attraverso un sistema di tracking tramite GPS. Come l’ha definita l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, “una sorta di Uber dei Tir per essere più efficienti”. È dunque il connubio tra logistica e digitale a creare una vera e propria rivoluzione del trasporto su strada attraverso un’offerta che mira alla sostenibilità, non solo in termini di risparmio ma volgendo un’attenzione particolare alle tematiche ambientali, da qui il progetto, già in atto, di una flotta ecosostenibile che entro il 2024 vedrà il 15% dei mezzi alimentati a LNG (Liquefied Natural Gas). I motori LNG generano meno diossido di solfuro, nitrogeno e particolati di conseguenza le emissioni di CO2 sono in media il 15% inferiori ai motori diesel. LNG, inoltre, è più leggero dell’aria e si allontana immediatamente da fonti di calore, riducendo drasticamente il rischio di incendio, è mediamente tra il 10-25% meno caro del diesel e gode di agevolazioni statali per chi ne implementa l’utilizzo. Sempre nell’ottica di una maggiore efficienza sennder, sta mettendo a punto un piano di driver coaching in grado di aumentare l’efficienza alla guida, e si impegna nel costante monitoraggio della sua flotta perché rispetti i target ambientali.
Nel segno dell’innovazione
In sintesi grazie alla tecnologia d’avanguardia di sennder e l’esperienza logistica e la rete degli Hub di Poste si riesce a ottimizzare e valorizzare la catena di distribuzione per rispondere a clienti sempre più esigenti. Commenta l’Amministratore Delegato Del Fante: “Questa iniziativa rientra nell’ottica di una strategia più ampia da noi adottata, il piano Joint Delivery Model, e ha l’intento di modernizzare la nostra flotta e continuare a ottimizzare la nostra catena del valore logistico, tramite soluzioni IT avanzate, efficienza dei costi di trasporto e la riduzione delle emissioni di CO2. Poste Italiane coniuga con successo l’innovazione interna con specifiche partnership di start-up rese possibili dalla sua nuova piattaforma informatica Open Innovation. Vediamo una chiara opportunità di svolgere un ruolo ancora più centrale nel mondo digitale dei nostri clienti fornendo innovazione”.