A ottobre l’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole recupera le perdite accumulate nei due mesi precedenti, portandosi sostanzialmente sui livelli dello scorso anno. L’incremento dei posti di lavoro registrato a ottobre è pari allo 0,7% su settembre e anche su base tendenziale il sistema dei ‘piccoli’ appare resiliente. È ormai da luglio che, al netto di qualche oscillazione, riesce a confermare la base occupazionale del 2019. Nonostante la recrudescenza del virus, osservata fin dai primi di ottobre, e le conseguenti misure di contenimento adottate dal Governo. È quanto emerge dall’Osservatorio lavoro Cna, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza mensilmente le tendenze dell’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole dal dicembre 2014, all’inizio della stagione di riforme che ha profondamente modificato il mercato del lavoro italiano. I dati dell’andamento occupazionale in questa platea imprenditoriale, benché confortanti, non permettono un particolare ottimismo. Nascono infatti dal combinato disposto del calo nelle assunzioni, pari al -5%, e dal forte contenimento nelle cessazioni, pari al -16,1%. Una riduzione favorita in maniera rimarchevole dal blocco dei licenziamenti dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Un risultato, quest’ultimo, che allunga le sue ombre sul futuro dell’occupazione in Italia.