“La sfida della sostenibilità ambientale potrà essere vinta solo se coniugherà anche sostenibilità economica e sociale”. Così Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (Anbi), a conclusione del progetto formativo di eccellenza “Alternanza Scuola-Lavoro”, esperienza pilota in Italia e frutto di un accordo fra Anbi Veneto e la Rete delle Scuole Agrarie e Forestali del Triveneto. “Il percorso di transizione ecologica, indotto dalla crisi climatica – prosegue – necessita di risposte nuove sia dal mondo agricolo che dalla società nel suo complesso, cui l’iniziativa veneta offre un esempio di buona pratica da promuovere sull’intero territorio nazionale”. Il progetto, il cui atto conclusivo è slittato causa pandemia ed è ora celebrato via web, prevedeva anche corsi di aggiornamento per docenti e visite guidate ad alcune tra le principali opere di bonifica del Veneto.
Il coinvolgimento delle scuole
L’iniziativa ha visto il coinvolgimento diretto di alcuni tra i migliori studenti di scuole agrarie della Regione, scelti tra le classi quarta e quinta (anno scolastico 2018-2019). Dopo alcune lezioni frontali, a giugno dell’anno scorso è iniziato il periodo di alternanza scuola-lavoro per otto studenti: i ragazzi hanno avuto la possibilità di svolgere uno stage di due settimane in sette Consorzi di bonifica (Acque Risorgive, Adige Po, Alta Pianura Veneta, Bacchiglione, Brenta, Delta del Po, Piave), coordinati da un esperto dell’ente consortile e sotto la supervisione di un tutor docente. Al termine degli stage ciascuno studente ha prodotto una relazione sull’esperienza, in alcuni casi proponendo soluzioni innovative. “Il coinvolgimento delle scuole agrarie è fondamentale, perché i Consorzi di bonifica ed irrigazione necessitano di personale specializzato – afferma Francesco Cazzaro, presidente di Anbi Veneto – Grazie allo stage in Consorzio, i partecipanti hanno conosciuto un ambiente professionale dal grande valore tecnico e che può rappresentare uno sbocco lavorativo. Iniziative come questa sono importanti anche per i Consorzi di bonifica, coerentemente con il percorso di sempre maggiore apertura verso la cittadinanza”.