Myrta Merlino

Myrta Merlino nel 2019 ha ricevuto il premio Matilde Serao promosso dal Comune di Carìnola in collaborazione con Il Mattino e Poste Italiane. Matilde Serao è considerata un modello per chi si occupa di temi sociali. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo colpisce nel profondo aspetti della nostra vita quotidiana come la cura degli anziani, il mondo della scuola, la conciliazione tra lavoro e famiglia. Da donna e da giornalista, Myrta vive con grande senso di responsabilità questo momento. “Lo stesso senso di responsabilità – spiega – che ho avvertito in primavera, quando richiamai la categoria dei giornalisti, me per prima, a una specie di giuramento di Ippocrate. È un momento durissimo, noi de ‘L’Aria che tira’ proviamo tutti i giorni, dal 15 novembre anche di domenica, a indagare, capire, riflettere. Soprattutto, sentiamo il dovere di aiutare chi ci guarda a capire perché le cose accadono e a individuarne i responsabili, ai quali poi chiediamo conto. Lo stiamo facendo da quando è arrivata la seconda ondata, che era molto più prevedibile della prima: chiediamo ogni giorno ai nostri interlocutori cosa non ha funzionato e cosa può e deve migliorare nella gestione di questo dramma”. Il virus ha fatto emergere in questi mesi il bisogno di informazione autorevole e verificata: “L’autorevolezza del nostro punto di vista è il risultato dell’accuratezza con cui facciamo il nostro lavoro, io e la mia squadra”, prosegue la giornalista.

Presidio importante
Alla luce di quello che è accaduto nei mesi del lockdown nazionale e di ciò che sta avvenendo di fronte a questa seconda ondata, anche le grandi Aziende del Paese possono essere determinanti nell’infondere fiducia nel futuro e nel creare delle opportunità dalla crisi, secondo la conduttrice di La7: “Le grandi aziende di Stato sono un punto di riferimento sicuro in tempi normali, figuriamoci in questi momenti straordinari, in cui i cittadini hanno disperato bisogno di certezze. Poste – conclude la giornalista – è la vicina di casa di tutti gli italiani, l’unico presidio che troviamo ovunque, ad ogni latitudine, anche nel paesino più piccolo. Una presenza rassicurante, quanto mai preziosa ai tempi del coronavirus”.

Leggi tutte le interviste di Postenews