Quaranta furgoni con celle frigorifere da 1.300 litri per servire il Paese e partecipare alla campagna vaccinale anti-Covid. Poste Italiane, tramite il suo corriere espresso Sda, distribuirà in tutta Italia la prima fornitura del vaccino “Moderna” arrivata martedì mattina a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità. Poste Italiane, che già da tempo collabora con il Commissario Straordinario, si occuperà della consegna con un network dedicato che consentirà di collegare l’Istituto Superiore di Sanità direttamente con le ASL e gli ospedali interessati da questa prima fornitura. L’operazione, che accanto a delicati aspetti logistici assume indubbia rilevanza nazionale, conferma il ruolo chiave di Poste Italiane a supporto delle istituzioni e del Paese, anche nella lotta alla pandemia.
Priorità alle Regioni più “anziane”
Le prime 47mila dosi del vaccino contro il Sars-Cov-2 prodotto dall’azienda Moderna destinate all’Italia sono state prese in carico dai furgoni del Corriere espresso del Gruppo, SDA, appositamente equipaggiati per mantenere la temperatura di conservazione del vaccino. Nei prossimi giorni i vaccini saranno distribuiti alle Regioni, con i mezzi messi a disposizione da Poste Italiane, dando priorità a quelle con un maggior numero di abitanti sopra gli 80 anni. “Appena un anno fa questo virus era sostanzialmente sconosciuto, e ora abbiamo già due vaccini approvati, con la prospettiva a breve che se ne aggiungano altri, un traguardo impensabile frutto di uno sforzo senza precedenti nella storia – ha sottolineato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – Ora le istituzioni, in Italia come nel resto del mondo, sono chiamate ad un’altra sfida epocale, quella di portare il vaccino a tutti i cittadini”. “Dopo quasi un anno di buio – afferma il commissario straordinario Domenico Arcuri – cominciamo finalmente a intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel”.