A dicembre 2020 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,5% su base mensile e diminuiscono dell’1,8% su base annua (era -2,3% a novembre). Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria registrano un incremento congiunturale dello 0,5% e una flessione tendenziale del 2,3%. Al netto del comparto energetico, i prezzi aumentano dello 0,2% su base mensile e dello 0,4% su base annua. Lo rende noto l’Istat. Sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,3% su base mensile (+0,2% per l’area euro, +0,4% per l’area non euro) e registrano una flessione tendenziale più contenuta rispetto a quella sul mercato interno (-0,8%; -0,4% per l’area euro, -1,0% per l’area non euro). Nel trimestre ottobre-dicembre 2020, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria registrano un aumento dello 0,8%, dovuto all’incremento dei prezzi sul mercato interno (+1,1%), mentre i prezzi sul mercato estero sono in lieve calo (-0,1%).
Le attività in ripresa
Nel mese di dicembre 2020, fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati interessano i settori altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+1,3% area euro, +2,3% area non euro), mezzi di trasporto (+1,9% mercato interno e area euro, +1,2% area non euro), apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (+1,2% mercato interno), computer, prodotti di elettronica e ottica (+1,2% area euro) e industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,0% area non euro). Le flessioni più ampie si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-16,6% mercato interno, -10,7% area euro, -19,6% area non euro) e prodotti chimici (-4,6% area euro, -3,7% area non euro).