L’indice generale di fiducia sale nonostante la pandemia (+3 punti rispetto al 2020), e premia governo business e media. È la fotografia dell’Italia che emerge dall’Edelman Trust barometer giunto alla 21esima edizione. Se l’istituzione cresce, resta però un problema di leadership perché solo scienziati, amministratori delegati della propria azienda e la comunità locale godono la fiducia. La perdita di lavoro resta la paura principale per il 53% degli italiani, seguita dal cambiamento climatico e dal Covid-19.

L’informazione
Per quanto riguarda l’informazione nel nostro Paese un italiano su tre ha una buona igiene dell’informazione (dato migliore rispetto a quello globale pari ad 1 su 4) e cioè acquisisce notizie in modo regolare, le verifica, evita di diffonderle se non sono attendibili e non acquisisce solo le notizie che confermano le proprie tesi (“information eco chambers”). La pandemia ha però accentuato la perdita di fiducia nelle diverse tipologie di strumento informativo: i motori di ricerca sono primi ma perdono 6 punti, seguono i media tradizionali che ne perdono 13, gli owned media arretrano di 15 mentre fanalino di coda sono i social media che riscuotono la fiducia del 30% degli italiani e perdono 3 punti rispetto allo scorso anno.