Nei primi nove mesi fiscali del 2020, che si sono conclusi a dicembre scorso, la Royal Mail ha registrato un fatturato di 9.312 milioni di sterline (10.615 milioni di euro), equivalente a +20 per cento. In termini percentuali, si tratta di una crescita del 13,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’azienda ha spiegato che il terzo trimestre fiscale del 2020 è stato il più impegnativo della sua storia, con la gestione della spedizione di 496 milioni di pacchi. Il risultato segna un cambio di passo in quella che la stampa britannica aveva definito “la crisi del recapito”, invitando la Royal Mail a seguire l’esempio di Poste Italiane per ritrovare il giusto corso. Nel giorno di maggior volume, nel terzo trimestre Royal Mail nel terzo trimestre ha gestito 11,7 milioni di pacchi, corrispondenti a un aumento del 32% rispetto al giorno più trafficato registrato durante il primo lockdown del 2020. Questi numeri si sono tradotti in una notizia positiva anche per i lavoratori temporanei assunti nel periodo natalizio: di 33.000, un terzo verrà messo in organico, unitamente a 6mila nuovi veicoli.
Royal Mail: cresce il fatturato, il modello Poste “fa scuola”
Grazie ai numeri positivi, saranno assunti 10mila lavoratori temporanei in forza nel periodo natalizio: a fine 2020 Poste era stata indicata come esempio da seguire