La pandemia ha rafforzato la convinzione che l’Unione europea sia il luogo giusto per sviluppare soluzioni efficaci per combattere il Covid-19 e i suoi effetti. Un nuovo sondaggio, commissionato dal Parlamento europeo e condotto fra novembre e dicembre 2020 da Kantar, rileva che quasi tre intervistati su quattro, pari al 72%, ritengono che il Recovery Fund consentirà al proprio Paese di riprendersi più rapidamente dagli effetti negativi della pandemia da Covid-19.
In media con gli altri Paesi membri
L’Italia, con il 69%, dimostra di essere in linea con la media europea. Inoltre, sempre in Italia, il 52% degli intervistati ritiene che il Paese abbia beneficiato dell’appartenenza all’Unione, innanzitutto in termini di cooperazione tra gli Stati e difesa della pace, maggiori opportunità di lavoro e capacità di far sentire la propria voce nel mondo. Sebbene il dato sia il più basso dell’UE, con una media UE del 72%, si registra un aumento di dieci punti percentuali rispetto a giugno 2020.
Le pari opportunità tra le priorità
Tra le priorità emerse dal sondaggio, probabilmente condizionate dalla situazione di difficoltà creatasi con la pandemia, il 48% degli intervistati mette al primo posto fra gli aspetti di cui il Parlamento europeo dovrebbe occuparsi il contrasto alla povertà e alle disuguaglianze sociali: tendenza, questa, riscontrata in tutti gli Stati membri, eccetto Finlandia, Repubblica Ceca, Danimarca e Svezia, dove la lotta al terrorismo e al crimine la precedono. Tra i valori fondamentali che l’Eurocamera dovrebbe difendere, inoltre, gli intervistati italiani mettono al primo posto la parità tra uomini e donne (44%). In tutta l’UE, questo aspetto è al secondo posto (42%), dopo la difesa dei diritti umani nel mondo (51%). La solidarietà tra gli Stati membri si posiziona al terzo posto, con il 41% (il 43% in Italia).