Valentina Vicario vive in Italia ma, nelle sue vene, scorre anche un po’ di sangue sudamericano. Nata in Cile, la sua carica di fascino, sensualità ed eleganza ricorda molto il calore di quelle latitudini. Ha studiato recitazione alla scuola del Teatro dei Cocci e al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha iniziato la carriera di attrice in teatro, per poi recitare anche per cinema e tv. È nota al grande pubblico per il ruolo della “cattiva” Vera Medici, interpretata nella serie tv “Incantesimo”, in onda sulle reti Rai. Un personaggio che, per ben quattro edizioni, l’ha caratterizzata come una delle attrici più apprezzate. Ora, eccola al debutto come cantautrice, nel suo singolo “Again”, disponibile in digital download e piattaforme streaming. “Dopo aver concluso il liceo – esordisce l’attrice a Postenews – mi sono messa a studiare recitazione. E pensare che, in quegli anni, ero molto timida. Lo studio mi ha migliorata tanto, facendo emergere la mia vera personalità”.
Valentina, il tuo esordio è stato al cinema, nel film “Didn’t Know Tururu”, diretto da Florinda Bolkan. Che ricordi hai?
“Dei ricordi bellissimi, che rimarranno per sempre nel mio cuore. Interpretavo Selvaggia, un personaggio complesso, estremo. Ricordo la dolcezza della regista, una grande attrice, che mi ha messa a mio agio fin da subito. Non era facile: ero giovane e all’esordio, più di tre mesi in Brasile per le riprese del film, senza nessuno che, sul set, parlasse l’italiano”.
Sei nota al grande pubblico per l’interpretazione della “cattiva” Vera Medici nella soap “Incantesimo”. Cosa ti ha lasciato quel personaggio?
“Ogni personaggio che interpreto mi lascia qualcosa di indelebile. Vera Medici mi ha permesso di acquisire una maggiore coscienza di me stessa, come donna. Un personaggio che mi ha scavato nell’anima. E pensare che io sono molto diversa da lei, nella vita quotidiana: per nulla cinica e molto buona d’animo”.
Ora, ecco il tuo esordio discografico con il brano “Again”. Ci racconti questa esperienza?
“Il canto è sempre stata la mia passione, alla quale, dopo anni di solo cinema e tv, ho voluto dare sfogo. ‘Again’, musicalmente, è un rock che vira verso il grunge, nel quale si possono ascoltare dei richiami ai Nirvana e alla scena rock inglese. Devo dire grazie a Ciro Imperato, che ha scritto questo bellissimo brano. Sembra fatto apposta per me”.
Di cosa parla?
“Di una rinascita, un viaggio interiore per poter uscire da una situazione di buio. La tematica viene mantenuta anche nel videoclip che accompagna il singolo, dove i colori sono molto scuri per buona parte del brano, per poi virare verso una maggiore luminosità, come a simboleggiare l’avvenuta rinascita”.
Da Guccini a Dalla, nella storia della musica italiana ci sono tanti esempi di lettere – reali o di fantasia – che sono diventate canzoni. Nel corso della tua vita, ti è capitato di scrivere lettere? È una forma di comunicazione che ti affascina?
“E’ un peccato che le persone non spediscano più molte lettere. Io l’ho sempre fatto. Una lettera che ancor oggi ricordo, è quella che inviai alla mia vecchia tata. Di una tenerezza sconvolgente. Grazie alle lettere, si tengono vivi i ricordi più belli”.
Poste Italiane, anche nel periodo della pandemia, è sempre stata al servizio dei suoi clienti. Ti è capitato ultimamente, di recarti in ufficio postale? Utilizzi qualche servizio di Poste?
“Io sono una fan di Poste Italiane. Si può dire che l’Ufficio Postale sia la mia seconda casa. Da anni sono titolare di un conto alle Poste, affido a loro i miei risparmi. E poi, uso spesso anche l’app: davvero una grande comodità”.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Sappiamo che stai lavorando a una nuova canzone.
“Sì, esatto. Sto portando avanti un nuovo progetto con la PMS Studio. Interpreterò un nuovo brano scritto da Gabriele Bertozzi”.