Nel 2020, meno della metà della popolazione (44,5%) esprime un voto tra 8 e 10 sulla soddisfazione della propria vita, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (43,2%). Si mantengono le differenze territoriali, con una maggiore percentuale di soddisfatti per la propria vita al Nord (48,4%), quasi quattro punti percentuali in più della media nazionale, e livelli più bassi al Centro e nel Mezzogiorno (rispettivamente, 43% e 40%). Nel nostro Paese la soddisfazione per la vita rimane diseguale non solo tra territori ma anche per titolo di studio conseguito, classi di età e, sia pure in misura minore, tra uomini e donne. Lo indica l’Istat, nel Rapporto Bes per la misurazione del Benessere equo e sostenibile nel decennio. Si evidenziano criticità in alcuni gruppi di popolazione: l’isolamento a causa del lockdown ha colpito di più le persone che vivono sole – la percentuale di molto soddisfatti cala al 35,8% dal 37,3% nel 2019 – soprattutto le persone sole adulte (fra il 2019 e il 2020 la quota scende di 9 punti tra le donne e di 10 punti tra gli uomini di 55-59 anni), ma anche le giovani tra 20 e 34 anni che vivono da sole (-17 p.p. rispetto al 2019) e gli uomini di 65 anni e più (-4 p.p.).
Prospettive future
La situazione critica determinata nel Paese dall’epidemia da Covid-19 ha avuto un impatto negativo sulle prospettive future. Dopo anni di aumento, nel 2020 scende al 28,9% la percentuale di persone che prevedono un miglioramento della propria situazione nei prossimi cinque anni (30,1% nel 2019). Contemporaneamente aumenta al Nord e al Centro, dopo anni di riduzione, la quota di quanti ritengono che la propria situazione peggiorerà nei prossimi cinque anni (13,3% al Nord, un punto percentuale in più rispetto al 2019, 14% al Centro, +1,5 punti percentuali), prosegue l’Istat. In leggero aumento la percentuale di individui molto o abbastanza soddisfatti per il loro tempo libero: nel 2020 è pari al 69,4% dei rispondenti (68% del 2019). Il dato conferma la tendenza evidenziata per la soddisfazione per la propria vita, conclude l’Istat.