“Un asso nella manica”. Così L’Economia, il dorso settimanale del Corriere della sera dedicato a economia e finanza, ha definito l’accordo firmato a febbraio da Poste Pay con Bancomat Spa, che darà la possibilità di studiare insieme, Poste e banche, l’interoperabilità delle piattaforme di pagamento digitale PostePay e BancomatPay, con app comuni. L’attivazione è prevista il prossimo anno, dopo la stesura del progetto di integrazione. “Un colpo d’acceleratore per PostePay – scrive il quotidiano milanese – che è già nel Bancomat con un ruolo tecnico di consulenza”.
Anticipato il trend
Il giornale diretto da Luciano Fontana fa un passo indietro per raccontare questo nuovo “patto”. Parte dal percorso fatto da Poste Italiane nel campo dei pagamenti digitali, fino ad arrivare al 2018 alla nascita di PostePay Spa, guidata dall’AD Marco Siracusano – “l’uomo dei pagamenti digitali in Italia” – che, insieme alla consegna dei pacchi, ha permesso a Poste di guardare al futuro “anticipando di due anni il trend del futuro”, citando le parole dell’Amministratore Delegato Matteo Del Fante.
Una piattaforma unica
Proprio Siracusano ha spiegato al Corriere della Sera la natura dell’accordo: “Avevamo già le licenze per il mondo acquirer (la gestione delle autorizzazioni delle carte, ndr), ora abbiamo deciso di attivare anche la licenza per l’issuing, per emettere carte a marchio domestico. Non abbiamo quote di Bancomat spa e questa al momento non è un’opzione”. “Lo è quella di lievitare – commenta il quotidiano del Gruppo Rcs – Perché se l’intesa Poste-Bancomat non cambierà nulla nell’uso delle carte per i clienti (già ora con il Postamat si può prelevare agli sportelli Bancomat e viceversa), ci si attende la svolta vera con le app per i pagamenti mobili”. E chiarisce ancora: “Poste potrà infatti collaborare con Bancomat spa per sviluppare una grande piattaforma nazionale per i pagamenti digitali. Potrà lanciare prodotti a marchio domestico (oggi le loro carte girano sui circuiti internazionali come Mastercard)”.
La leadership di PostePay
Potrà anche espandersi nei negozi non ancora convenzionati. “Potremo avere una infrastruttura nazionale molto più ampia sui pagamenti digitali innovativi”, dice Siracusano, che poi spiega: “Stiamo pensando di allargare l’attività”. Perché Bancomat spa ha “34 milioni di carte – ricorda – noi 30 milioni: qui siamo quasi equivalenti. È chiaro che questa nostra posizione serve per evolvere nel mondo fisico, ma anche digitale. Abbiamo 14 milioni di utenti sull’app PostePay, più 6 milioni di app con BancoPosta e 7,5 milioni di portafogli digitali. PostePay è oggi il primo operatore dei pagamenti digitali con il 25% del mercato dei pagamenti ecommerce”.