Le testimonianze dei portalettere di Pescara al Messaggero confermano l’importanza sociale delle persone di Poste Italiane in questa complessa fase che il Paese sta vivendo. Al quotidiano hanno raccontato la loro esperienza ora che, tramite i palmari, possono prenotare i vaccini anti Covid ai residenti, in base alla fascia d’età abilitata: “Il primo utente che ho iscritto in piattaforma – spiega a Il Messaggero Luciano, portalettere in servizio ai Colli – è un signore di 70 anni che mi aspettava davanti al cancello di casa, conoscendo l’orario di consegna della corrispondenza. Era lì fermo, felice come un bambino di vedermi. Sono bastati due minuti per fare tutto: con iI lettore ottico del palmare, abbiamo acquisito codice fiscale e numero della tessera sanitaria. A quel punto il database ha indicato i punti vaccinali disponibili e le prime date utili. Al nostro utente è bastato solo scegliere in base alle sue esigenze. Così ho stampato al nostro simpatico 70enne il QR code, con le credenziali per accedere alla vaccinazione”. L’uomo si vaccinerà il 29 maggio al Palafiere di via Tirino. “Sono felice – continua il postino Luciano, che ai Colli è di casa – di aver reso un servizio così utile per la collettività”. Emozioni che i portalettere di Poste Italiane ricorderanno a lungo.
La fiducia degli utenti
Il Messaggero racconta anche la storia della signora Angela Gabriella, portalettere in servizio nelle vie del centro di Pescara, la quale è stata letteralmente “inseguita” da un utente: “Il giorno dopo aver effettua la sua prenotazione, un signore di 70 anni – conferma la dipendente di Poste – mi ha rincorsa per ringraziarmi. Non gli sembrava vero di avere fissato una data di vaccinazione: un appuntamento vissuto come una liberazione, perché finalmente si avvicinava l’ora di riabbracciare i nipotini”. Sono tutte testimonianze che dimostrano quanto il lavoro dei portalettere sia apprezzato dalla collettività abruzzese. “Durante Il lockdown – continua Antonella Serio, responsabile del centro di recapito Pescara Volta – è stato rimarcato l’atto di fiducia dei cittadini verso i portalettere, a cui molti chiedevano addirittura cosa stesse accadendo al di fuori dalla propria casa, chi ci fosse in giro. I nostri postini non hanno mai smesso di lavorare, hanno adottato tutte le procedure per tutelare gli utenti. Addirittura tutti quelli in quarantena, impossibilitati ad allontanarsi dalle proprie abitazioni, potevano e possono tuttora autorizzare i postini a firmare la posta, con modalità concordate con il consegnatario, a causa dell’epidemia Covid”.
Le prenotazioni in Sicilia
Anche Repubblica, sull’edizione online di Palermo, ha voluto sottolineare con un video la possibilità di prenotare il vaccino tramite il portalettere, riassumendo i pochi semplicissimi passi da fare per fissare l’appuntamento.