Larry Fink, CEO di Blackrock, ha detto che il colosso di risparmio gestito ha “ottimi rapporti con Poste Italiane”. “La relazione è ottima con l’intera comunità finanziaria italiana” ha detto Fink, “siamo soddisfatti dell’andamento generale”. Fink ha parlato a Repubblica, intervistato da Mario Platero. BlackRock è un colosso globale con 16,000 dipendenti, 30 uffici in 70 nazioni, clienti in 100 Paesi diversi e capitalizza 120 miliardi di dollari, contro i 50 miliardi di Blackstone. Oggi Fink non è solo il più grande gestore di risparmio al mondo, è anche un “policy maker”, nel senso lato e migliore del termine. La sua lettera annuale – spiega Repubblica – agli amministratori delegati è la più attesa, stabilisce criteri di investimento, indica obiettivi di performance ambientale e di scelte a favore di tutti gli “stakeholder” e non solo degli “shareholder”. L’obiettivo è quello di emissioni zero per il 2050.
L’accelerazione della tecnologia
“Il mondo sta accelerando – spiega Fink – tutto sta accelerando, anche per quell’evento storico che è stata la pandemia”, continua sottolineando che “quello che è straordinario è il ruolo che la scienza e la tecnologia hanno svolto durante la crisi. Provi a immaginare se avessimo avuto il contagio dieci o dodici anni fa. Non avremmo avuto la tecnologia che ha consentito al mondo di andare avanti, di lavorare agevolmente in remoto, di usare il commercio elettronico per la distribuzione. Il 70% dell’economia ha continuato a funzionare nonostante l’isolamento”. Secondo Fink, alcuni cambiamenti resteranno: “La pandemia ha solo accelerato alcuni fenomeni. Non avrò più bisogno di andare a Singapore viaggiando per 30 ore per un incontro di un’ora. Finirà la vita d’ufficio, chiede il giornalista di Repubblica? “No. E non solo per l’importanza di lavorare in contatto diretto. Lavorare in ufficio distingue il perimetro della vita privata da quella professionale” conclude il CEO di Blackrock.