Poste Italiane ha avviato il progetto di Smart Building, con Piero Speranza come Direttore di Esecuzione del progetto, con il quale sarà realizzato un sistema unico di gestione in termini Building and Energy Management System (BEMS): una piattaforma di supervisione e governo a controllo integrato degli impianti volto all’ottimizzazione della gestione manutentiva e all’efficientamento energetico. Poste Italiane si conferma così, spiega una nota, un’azienda sempre più focalizzata al risparmio energetico in un’ottica di green economy. L’intervento coinvolge oltre 2.000 edifici aziendali e prevede sia l’installazione di sensori e sistemi di controllo e monitoraggio impianti, sia il collegamento con una piattaforma centralizzata. Ad oggi, prosegue la nota, il progetto è stato implementato su oltre 150 siti e saranno 2043 gli interventi previsti nell’arco di due anni, di cui il 50% entro il 2021; la manutenzione dell’intero sistema, comprensiva degli adeguamenti e aggiornamenti, proseguirà per cinque anni. La varietà degli edifici di Poste, ubicati in aree molto diversificate, rappresenta un laboratorio rappresentativo per le condizioni climatiche differenti del territorio italiano. Con questa iniziativa Poste si inserisce nel green deal Ue. Secondo lo Smart Building Report del 2020 gli edifici sono responsabili di circa il 40% dell’energia consumata e del 36% delle emissioni di CO2: circa il 35% ha più di 50 anni e quasi il 75% è inefficiente dal punto di vista energetico. Un corretto rinnovamento delle costruzioni può ridurre del 5-6% i consumi primari di energia in Europa, con una conseguente diminuzione del 5% delle emissioni di anidride carbonica.
Poste realizza il progetto Smart Building per il risparmio energetico
La piattaforma consente l’ottimizzazione della gestione per la riduzione dei consumi negli edifici e conferma l’attenzione dell’azienda verso la sostenibilità