La Lombardia prende la rincorsa sui vaccini. Sembrano lontani i disguidi patiti quando il vecchio portale regionale andava “in tilt” costringendo le Ats a rimediare con prenotazioni “manuali” pur di non gettare via le dosi “scongelate”. Col nuovo sistema allestito da Regione e Poste Italiane la macchina ha ingranato e ora si guarda a quest’obiettivo simbolico. Così scrive “Il Giornale”, sottolineando che la Lombardia ha sfiorato nei giorni scorsi il numero record di 100mila vaccinazioni. La Regione sarà la “prima che raggiungerà l’immunità di gregge”. Un obiettivo che si comincia a intravedere. Già il fatto che se ne ragioni senza imbarazzi, lascia intendere che un bel po’ di lavoro è stato fatto, anche il 1° maggio, quando i centri hanno continuato a operare nonostante la giornata festiva, portando “a casa” 93.365 vaccinazioni, osserva Il Giornale.
I numeri
Ma da giorni, ormai, la Regione viaggia sopra la percentuale della sua consistenza demografica: la Lombardia conta circa un sesto della popolazione italiana (il 17%) eppure in questa fase esegue oltre un quinto delle vaccinazioni (il 30 aprile ha sfiorato il quarto del totale, con il 23%). E proprio il 1° maggio è stata annunciata l’apertura delle prenotazioni per la fascia d’età 16-49 anni, i nati dal 1972 al 2005 con un’esenzione per patologia. Come sempre, attraverso le quattro modalità offerte dalla piattaforma di Poste Italiane: portale, call center, il palmare dei portalettere e la tessera sanitaria inserita negli sportelli ATM Postamat.