Le cassette postali – quelle che tutti conosciamo, rosse a due feritoie – compiono sessant’anni e si fanno smart. Poste ha installato a Milano in via Cordusio, Piazza Duomo e via Orefici le prime cassette postale digitali in Italia: sostituiscono le cassette postali tradizionali che dal 1961 arredano e caratterizzano le nostre città. La presentazione si è tenuta a Milano: “Le cassette insieme ai portalettere – ha sottolineato Gabriele Marocchi, responsabile gestione operativa di Poste in Lombardia – sono un’icona di Poste Italiane. Il tipo di cassetta che ritroviamo oggi nelle nostre città nasce nel 1961. Dopo 60 anni, viene rinnovata e rivista. È uno strumento attivo, parlante. Sempre connesso a Internet”.
Simbolo di Poste
La tecnologia trasforma così una delle icone simbolo di Poste Italiane rendendola più sostenibile: dotate di uno schermo ad e-ink, le nuove cassette smart sono in grado di fornire informazioni utili, come i principali dati ambientali, quali temperatura, umidità, polveri sottili e consentono a Poste Italiane di veicolare informazioni ai cittadini sul Comune di riferimento.
Informazioni e non solo
Le nuove cassette digitali, inoltre, sono dotate di sensori che rilevano la presenza della corrispondenza all’interno e consentono a Poste di ottimizzare la fase di ritiro, riducendo l’impatto ambientale. “Le casette – spiega Marocchi – hanno dei sensori e un display che raccoglie una serie di informazioni. Diventano delle piccole centrali meteorologiche e ci danno informazioni sulla qualità dell’aria e sulla temperatura. Ma ci danno anche l’opportunità di fare marketing digitale, quindi di dare informazioni aziendali e non solo. Offrono anche un’opportunità per le pubbliche amministrazioni di veicolare messaggi”. Le nuove cassette mantengono però inalterato il tipico colore rosso fuoco per “coniugare l’innovazione digitale e tecnologica con la tradizione”.
Le altre installazioni
E se la città di Milano tiene a battesimo le prime cassette smart (nelle prossime settimane saranno installate nuove cassette digitali anche in Piazza Duca D’Aosta, via Alberico Albricci, via Alfredo Cappellini, via dell’Orso, Foro Bonaparte, via Tonale, Piazza Argentina per arrivare in questa prima fase a un totale di 46 cassette totali) nuove installazioni interesseranno presto anche i Comuni di Torino, Roma, Napoli “per un totale, in questa prima fase sperimentale, di 100 nuove cassette” spiega Marocchi. In un mondo che cambia e in una società sempre più smart, Poste “che quest’anno festeggia i suoi 159 anni” non poteva non stare al passo coi tempi: “La cassetta postale è rinnovata e non è più solo uno strumento passivo dove il cliente imbuca la corrispondenza ma diventa uno strumento parlante” dice Marocchi.
Sostenibili e connesse
Un cambiamento che non potrà non coinvolgere i portalettere: speciali sensori di movimento sono in grado di rilevare quando viene imbucata una corrispondenza e quindi di ottimizzare gli spostamenti del postino, per evitare sprechi di tempo e consumi: “Le cassette sono state pensate per risolvere un problema di sostenibilità e di ecologia connessi ai nostri servizi – continua Marocchi – nel tempo ci siamo accorti che la quantità di corrispondenza presente nelle cassette spesso non è numerosa. Spesso andiamo a svuotare delle cassette che non hanno accolto nessuna corrispondenza. Per questo le cassette hanno due sensori che andranno a verificare l’effettiva presenza di corrispondenza e che quindi guideranno i nostri portalettere”.
I numeri
In Italia le cassette postali sono circa 40.000 di cui circa 800 presenti nella città di Milano. Dopo i primi “100 esemplari posizionate nelle principali città italiane” il progetto andrà avanti: nel 2022 si punta a raggiungere 12 mila cassette sul territorio italiano.