Sull’Euro digitale “è importante e fondamentale che si avvii quanto prima un percorso condiviso, anche di sperimentazione, con le banche centrali nazionali, e in particolare con la Bce. L’obiettivo è adottare soluzioni che consentano di contemperare le esigenze di tutti gli attori e di offrire nuove opportunità di crescita e di competitività al settore bancario e all’economia europea, rafforzando anche il ruolo internazionale dell’euro”. È quanto sostiene il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini durante il Global Banking Forum 2021. L’Euro digitale potrebbe migliorare i servizi e l’efficienza delle banche, rappresentando una svolta per il settore.
Evento epocale
“L’emissione di nuova moneta digitale della Bce segnerà un evento epocale nell’evoluzione della moneta”, sottolinea Sabatini. Secondo il dg dell’Abi, “le banche centrali in tutto il mondo stanno analizzando e studiando la possibile emissione di moneta digitale”. L’Abi ritiene che “il disegno concreto dell’euro digitale e la tecnologia alla base dello stesso siano molto rilevanti al fine di consentire gli obiettivi di potenziamento dell’economia digitale europea e di sostegno all’introduzione di servizi innovativi per il sistema bancario”.
Ricerca e innovazione
Per l’Abi resta fondamentale che l’euro digitale “sia diverso da uno strumento di pagamento elettronico”; è importante “salvaguardare e ampliare il ruolo di intermediazione delle banche”. Secondo Sabatini, “in un’economia di mercato regolato credo sia impossibile fare a meno della funzione essenziale dell’intermediazione svolta dalle banche”. Il direttore generale ricorda la sperimentazione avviata a fine 2020 con Abi Lab. Il centro di ricerca e innovazione dell’Abi è al lavoro per un euro digitale basato sulla tecnologia dei registri distribuiti (blockchain). Questa soluzione “potrebbe contemperare il pieno controllo e governo dell’emissione della banca centrale e consentire alle banche di proporre nuovi servizi o servizi più efficienti”