Addio a Franco Battiato: il musicista siciliano è morto all’età di 76 anni. L’autore di “La Cura”, “Centro di gravità permanente” e molte altre grandi canzoni si è spento questa mattina nella sua residenza di Milo (Catania). A divulgare la notizia sono stati i suoi familiari. Battiato era nato a Ionia il 23 marzo del 1945.
La carriera
Dopo l’iniziale fase pop degli anni Sessanta, è passato al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente. Enorme il successo ottenuto con “La Voce del Padrone”: l’album, pubblicato nel 1981, raggiunse il successo solo l’anno successivo, arrivando a dominare le classifiche da maggio in poi e raggiungendo il milione di copie vendute. Sotto l’influsso della scena inglese di quegli anni, Franco Battiato si allontana dal rock progressivo della prima fase della sua carriera, affermando quella veste trascendentale e inconfondibile che avrebbe contraddistinto la sua musica e arrivando al grande pubblico grazie a brani come “Summer on Solitary Beach”, “Bandiera bianca”, “Gli uccelli”, “Cuccurucucù” e “Sentimiento nuevo”. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d’autore: di grande successo la sua collaborazione con il poeta e filosofo Manlio Sgalambro. Fra gli altri stili in cui si è cimentato vi sono la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica.
Le reazioni
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota, si è detto “profondamente addolorato dalla prematura scomparsa di Franco Battiato, artista colto e raffinato che con il suo inconfondibile stile musicale – frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione – ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali”. Secondo il Presidente del Senato Elisabetta Casellati “oggi l’Italia ha perso uno dei suoi artisti più geniali. Franco Battiato è stato un musicista unico, un campione delle contaminazioni tra le varie arti, eclettico e visionario”. “Ha saputo valorizzare in modo magistrale -aggiunge Casellati – la nostra cultura popolare e quella della sua Sicilia in particolare, facendone la fonte d’ispirazione di una produzione artistica di estrema raffinatezza. Tutta la mia vicinanza ai suoi familiari”. “Ci ha lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne” è il commento del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.