Per quasi 7 italiani su 10 la sostenibilità alimentare corrisponde al rispetto dell’ambiente nella produzione del cibo. È quanto emerge dalla nuova indagine Waste Watcher International “Il gusto della biodiversità”, promossa con il Gruppo Unitec e Assomela su rilevazione Ipsos in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità 2021 (22 maggio).
Accresciuta sensibilità
“Nell’anno pandemico si sono rese più evidenti le interconnessioni a ricaduta globale del nostro tempo – spiega Andrea Segrè, che dirige l’Osservatorio Waste Watcher International – Attentare alla biodiversità danneggiando la natura ha un forte impatto sulla sicurezza alimentare e la salute umana: le scelte di produzione agricola, trasformazione alimentare, trasporto, acquisto, gestione e fruizione del cibo sono fra le principali cause dell’allarmante perdita di biodiversità e incidono sul cambiamento climatico. Ci ha colpito verificare la accresciuta sensibilità degli italiani sul tema: 7 su 10 (68%) dimostrano di saper correttamente definire la biodiversità come ‘una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi’ e 4 italiani su 10 conoscono bene il collegamento fra la perdita di biodiversità e l’alterazione degli ecosistemi, con conseguenze rilevanti per l’abitabilità terrestre, come la pandemia Covid-19”.
Nuova consapevolezza
Tornando ai dati della nuova indagine Waste Watcher International, la prevenzione dello spreco alimentare può giovarsi dei sistemi innovativi e di un approccio alimentare ‘smart’ nella metodologia di proposta al consumatore dell’ortofrutta: ne sono convinti in vastissima maggioranza gli italiani. Ben 9 su 10 (l’89%) ritengono sia utile suddividere frutta e verdura in base a diverse categorie di qualità, affinché ciascuna tipologia di prodotto possa essere scelta dal consumatore in base allo specifico utilizzo finale. Il 95% di intervistati dichiara di essere rimasto deluso incontrando un sapore e/o caratteristiche organolettiche molto diverse rispetto a quelle riscontrate in precedenza nell’acquisto dello stesso prodotto. E il 93% dei cittadini, proprio per questo, si dichiara disposto a scegliere con continuità un marchio che garantisca coerenza nel prodotto e bontà ad ogni acquisto.
Cosa significa sostenibile
Ma cosa significa “sostenibile” nell’immaginario degli italiani, quando riferito a un prodotto alimentare? Secondo l’indagine Waste Watcher International, la maggioranza degli intervistati, il 67,7%, identifica in questo caso la sostenibilità alimentare con il rispetto dell’ambiente: agricoltura e industria alimentare, quindi, risultano sostenibili se operano con criteri di tutela della natura e delle sue caratteristiche di biodiversità. Il 50,1% degli italiani, 1 su 2, identifica la sostenibilità alimentare con la prevenzione degli sprechi, il 43,7% con alimenti non confezionati in imballaggi in plastica, il 37,1% con prodotti a km0 e il 36,7% con la stagionalità della loro produzione e fruizione. Un terzo esatto degli italiani, il 33,9%, dichiara che un alimento è sostenibile se la sua produzione è compatibile e rispettosa della biodiversità.