Un futuro sostenibile e digitale si prevede per BancoPosta Fondi SGR, come spiega l’Amministratore Delegato Stefano Giuliani facendo il punto sul risparmio gestito e sulle opportunità di crescita: “Gli investitori possono contare sui nostri professionisti”, assicura.
Crescita costante
BancoPosta Fondi SGR è una realtà del Gruppo Poste Italiane nata nel 2001 che ha visto una crescita costante in questi 20 anni in armonia e coerenza con lo sviluppo dell’Azienda nel Risparmio Gestito. A fine 2020, con oltre 119 miliardi di Asset Under Management, è diventato il quinto gruppo di gestione nel mercato italiano, e addirittura il terzo nel settore delle gestioni individuali alle spalle di soggetti come Generali e il Gruppo Intesa, che operano in questo mercato da molti più anni. Il contributo della SGR al raggiungimento degli obiettivi del nuovo Piano strategico di Poste Italiane sarà fondamentale.
Il ruolo della SGR all’interno del Gruppo
Il ruolo della SGR sarà sempre più quello di competence centre finanziario al servizio del Gruppo, attuandosi in molteplici direzioni, quali ad esempio l’istituzione di nuovi prodotti, la gestione dei mandati istituzionali di Poste Vita e di BancoPosta, il coordinamento e indirizzo degli asset manager partner del Gruppo, l’elaborazione delle view e strategie di mercato sottostanti ai portafogli modello di Consulenza Guidata, la produzione di strumenti informativi e formativi per la rete dei consulenti finanziari. L’efficacia di queste attività nel gioco di squadra con tutte le altre realtà del Gruppo – BancoPosta, Poste Vita, Mercato Privati – sarà cruciale per abilitare il raggiungimento degli obiettivi che Poste si è data nell’ambito del Risparmio Gestito: “Una crescita – afferma Giuliani – non solo dimensionale ma anche e soprattutto nella qualità dell’interlocuzione con i clienti, in grado di farle svolgere il ruolo di protagonista maturo del mercato e partner unico/completo anche per gli investitori più esigenti”.
Finanza sostenibile
Secondo l’Ad di BancoPosta Fondi SGR “il futuro è sostenibile”. “Potremmo tradurre con queste semplici parole la rivoluzione che sta cambiando la finanza, l’industria del Risparmio Gestito e che vede Poste tra i protagonisti nel panorama europeo oltre che nazionale. Il percorso di Poste nella responsabilità sociale di impresa – continua Giuliani – è testimoniato, come sappiamo, dall’inserimento del titolo nei principali indici ‘sostenibili’ elaborati dagli index provider internazionali. Nella valutazione del ‘rating di sostenibilità’ del titolo Poste assume un ruolo centrale quanto fatto dalle due principali ‘fabbriche’ di prodotti di investimento, cioè Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR”.
I principi “ESG”
Per i prossimi anni l’evoluzione e il rafforzamento del profilo “ESG” della SGR saranno tra i cardini del piano d’impresa. Un primo ambito è costituito dalla piena integrazione e affinamento dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nei processi di investimento diretto della SGR e di quelli dei gestori delegati. Un altro degli ambiti nei quali si tradurrà l’impegno della SGR nel campo della sostenibilità sarà la creazione di nuovi fondi con caratteristiche “ESG” e la graduale trasformazione in senso “ESG” dell’attuale gamma attraverso, ad esempio, la modifica dei benchmark dei fondi esistenti con altri composti da indici “sostenibili”».
Le comunicazioni
Il futuro è anche digitale, nella visione di Giuliani. “Anche in questo caso – afferma l’Ad – potremmo sintetizzare con la stessa espressione l’altro macro fenomeno già in atto e che inciderà sempre più profondamente nel Risparmio Gestito, soprattutto nella relazione tra il cliente e l’intermediario finanziario. La SGR sarà coinvolta nello sviluppo di nuovi strumenti per supportare la rete nella gestione multicanale degli investitori, dall’offerta a distanza, alla dematerializzazione delle comunicazioni, all’arricchimento delle piattaforme multimediali per la formazione e l’informativa sui mercati finanziari e l’andamento dei prodotti”.
Le prossime sfide
Per certi versi la sfida più importante che la SGR fronteggerà i prossimi anni è quella dei mercati. Il contesto attuale presenta delle opportunità, ma coglierle significa anche saper gestire diversi punti di attenzione che abbiamo di fronte: i tassi bassi o addirittura negativi, e quindi lo scarso contributo dei titoli e investimenti più “sicuri”; la corsa che i mercati azionari hanno già intrapreso dopo la crisi della prima parte del 2020, raggiungendo livelli elevati e quindi considerati in alcuni casi un po’ “cari”; il riaffacciarsi di potenziali spinte inflattive, che potrebbero causare fasi di rialzo dei tassi con impatti negativi sui portafogli obbligazionari.