“Anche noi come voi: tutti i giorni una tappa tra pianura, collina e montagna”. Con questo striscione, su sfondo rosa, i portalettere del centro di recapito di Caorso, comune in provincia di Piacenza, attenderanno l’arrivo del Giro d’Italia, il 27 maggio, tra le 15 e le 15.27. Lo scrive il quotidiano locale “Libertà” di Piacenza. “In nove anni che faccio il direttore di questa squadra di 25 ragazzi, tra portalettere di molo e sostituti – spiega Maurizio, direttore del centro di recapito di Caorso – non mi è mai capitato di poter assistere a pochi metri dalla nostra sede a Caorso, al passaggio degli atleti del Giro d’Italia. Per questo abbiamo pensato di realizzare un saluto che potesse rendere il momento memorabile”.
In divisa
Dall’Ufficio di via Molinazzo, a poco più di 80 metri dalla strada statale 10 Padana Inferiore su cui transiteranno i ciclisti, ogni giorno, con sole, pioggia o neve, partono 25 postini a servire i comuni di Carpaneto, Pontenure, Caorso, Cortemaggiore, Besenzone, San Pietro in Cerro, Monticelli, Castelvetro e Villanova. “Abbiamo un impero da dover soddisfare”, scherza Maurizio, che aggiunge: “Lo slogan sarà affiancato da due immagini, un portalettere di inizio Novecento in bicicletta e un portalettere attuale. È suggestivo il fatto che la tappa del Giro d’Italia transiti proprio su una parte del tracciato che noi percorriamo quotidianamente. Anche per questo abbiamo fatto una coreografia e saremo presenti, in divisa. Ci tenevamo a fare il nostro personale saluto”.
La salita più dura
“La pandemia – racconta ancora Maurizio alla Libertà – per noi è stata come la salita al Mortirolo, eppure durante l’emergenza ci siamo sempre stati. Nei momenti di maggiore criticità non abbiamo fatto mancare il nostro servizio”. La 18esima tappa del Giro sarà anche occasione per i portalettere con familiari nel centro e sud Italia di mostrarsi alla tv per dare un segnale di normalità dopo oltre un anno difficile per tutti.