Sardegna e Marche, due delle regioni che hanno adottato la piattaforma di Poste per le prenotazioni, viaggiano a gran velocità nella somministrazione dei vaccini. La Sardegna è ancora la prima regione per dosi vaccinali somministrate ogni 100mila abitanti. Mercoledì, per il secondo giorno consecutivo, con 899 dosi somministrate ogni 100mila abitanti, l’isola conferma il miglior dato regionale, davanti alla Campania (869) e all’Umbria (865). Sono state circa 14.800 le somministrazioni negli hub e nei centri di vaccinazione del territorio, poco al di sopra del target giornaliero assegnato alla Sardegna dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid. Dall’inizio della campagna sono oltre 820mila le dosi inoculate nell’Isola e quasi il 37% della popolazione ha già ricevuto la prima dose. Salgono invece a quota 400mila le prenotazioni registrate attraverso la piattaforma di Poste Italiane.
Superato il 50%
La Sardegna ha superato così il 50% delle dosi somministrate in rapporto agli abitanti (50,99%), con almeno una dose inoculata al 36,37% dei residenti e il 14,62% dei richiami. Mercoledì sono stati effettuati 16.559 vaccini anti-Covid19 passando da 814.748 somministrazioni di martedì a 831.307, cioè l’83,6% delle 994.500 consegnate dalla struttura commissariale, secondo il report del Governo. Ormai sono quasi 100 i punti di vaccinazione (tra hub e centri minori) aperti nell’Isola, gli ultimi ad Assemini (Città metropolitana di Cagliari) e Bosa (Oristano).
Verso l’immunizzazione di massa
Buone notizie anche dalle Marche: “Se il volume di vaccini previsti ci sarà consegnato nei tempi stabiliti, il nostro sistema sanitario regionale è pronto entro la fine del mese prossimo a portare le Marche a un milione di prime dosi e quindi all’immunizzazione di massa”, ha anticipato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Al momento, nelle Marche sono aperti con il sistema di Poste gli slot di prenotazione per la fascia dai 40 anni in su, mentre si sta approntando un nuovo sistema con slot dedicato, sempre tramite Poste, per accelerare le vaccinazioni delle persone con comorbidità.