Quello di Poste è un contributo essenziale per il Paese, destinato a rimanere a lungo, anche dopo l’emergenza sanitaria. È il parere del direttore della Stampa, Massimo Giannini, ospite degli studi del TG Poste. Giannini ha parlato del ruolo sociale dell’Azienda e dell’attuale scenario economico, con il Paese in ripresa e “un treno da non perdere” come quello del Recovery.
La campagna vaccinale
“Dopo una prima fase complessa – spiega Giannini – la campagna vaccinale ha preso l’abbrivio e ha fatto la differenza: basta paragonare l’attuale situazione con quella dello scorso anno, per vedere come sono reali le prospettive”. Anche l’economia, secondo il direttore del quotidiano torinese, risente di questo clima di fiducia. “Gli indicatori sono positivi, la ripresa è già cominciata e si consoliderà. Qualcuno la definisce addirittura impetuosa, tanto da temere fiammate inflazionistiche. Ci penseremo poi, per adesso godiamoci questa ripresa”.
Transizione digitale ed energetica
Il Recovery, come detto, è un “treno insperato”, perché pochi avrebbero pensato a una reazione così energica e compatta della UE prima della pandemia. Secondo Giannini sarà fondamentale anche il ruolo delle grandi aziende, che “devono capire che siamo davanti a un’occasione straordinaria. Ma credo ci sia già questa consapevolezza: sono ottimista. Il Paese ce la farà sotto tutti gli aspetti, dall’amministrativo al politico all’economico” spiega il direttore della Stampa al Tg Poste.
La trasformazione di Poste
Massimo Giannini, che ha lottato personalmente contro il Covid e definisce l’esperienza “dura ma formativa”, passa poi a parlare del ruolo di Poste, in campo al fianco del Governo con la distribuzione dei vaccini e il sistema di prenotazione. “Ciò che abbiamo visto fa parte della profonda trasformazione che una realtà come Poste Italiane è riuscita ad esprimere nel momento più drammatico del Paese – spiega Giannini – Lo ha fatto facendo sistema. Penso che questo sia il ruolo fondamentale di un gruppo come Poste: il suo contributo essenziale resterà, al di là del Covid”, conclude il direttore della Stampa.
Sopra, l’intervista al TG Poste.