L’edizione del 14 giugno del Tempo ha sottolineato i risultati di Poste Air Cargo, la compagnia di velivoli di Poste Italiane; in particolare l’utile da 1,8 milioni di euro, grazie soprattutto alla “focalizzazione dell’attività sul cargo-courier”.
Un successo economico
Parlare di successo economico di una compagnia aerea in questo momento può sembrare al limite dell’impossibile. Invece, come ha fatto notare il 14 giugno Il Tempo, “c’è una compagnia aerea pubblica in Italia che ha fatto soldi anche nell’anno del Covid-19”. Presto svelato il mistero: è Poste Air Cargo, la compagnia di velivoli di Poste Italiane; con i suoi 110 addetti e una flotta di tre Boeing 737 e tre ATR 72.
Crescita esponenziale
“Il bilancio 2020 di Poste Air Cargo, presieduta da Saverio Capolupo e guidata da Rosario Fava, si è chiuso infatti con un utile di oltre 1,8 milioni di euro, più che quadruplicato dai 387mila euro di profitto dell’esercizio precedente”, sottolinea il quotidiano diretto da Franco Bechis. Come spiega il giornale romano, “la ritrovata redditività si deve alla focalizzazione dell’attività sul cargo-courier e all’abbandono di quella di trasporto passeggeri, oltre che all’introduzione dal luglio scorso di nuove rotte riguardanti gli scali di Cagliari, Catania e Palermo”.
Merci trasportate: da 13,5 mila a 16,2 mila tonnellate
Spazio anche a qualche cifra più tecnica. “La riconcentrazione del business ha visto anche l’Ebit passare anno su anno da 1,6 a oltre 2,5 milioni, mentre i ricavi sono saliti da 43,2 a 56,1 milioni. Le rotazioni sono progredite da 2.073 a 2.776 e la quantità di merci trasportata è lievitata da 13,5 mila a 16,2 mila tonnellate, grazie al cargo-courier spinto dall’e-commerce”.