“Un giorno, quando qualcuno chiederà come giocava l’Italia di Mancini, gli faranno vedere un film di pochi esaltanti secondi: il gol di Locatelli alla Svizzera. Non solo un capolavoro ma la formula esatta del gioco e dell’anima degli azzurri”. Così Italo Cucci, firma storica del giornalismo sportivo italiano, commenta il primo dei tre gol con i quali l’Italia di Mancini ha battuto la Svizzera, guadagnando dopo sole due partite l’accesso alla fase a gironi di Euro 2020. E ora contro il Galles sarà l’occasione per vedere di nuovo “la Grande Bellezza” aggiunge l’editorialista.
Musica in campo
Un gol corale, lucido, espressione di una squadra che unisce la qualità dei singoli a una incredibile facilità nel gioco d’insieme. Esalta i propri talenti, propone un gioco offensivo senza mai cedere un millimetro agli avversari. In due partite Donnarumma si è dovuto “scomodare” appena due volte. “Questa è la Nazionale di Mancini – prosegue Cucci – bella e fresca come un fiore appena colto”- E’ perfetta nelle due fasi di gioco, difesa e attacco, “e la difesa è così chiusa, sicura, che la squadra sembra soltanto un gruppo d’assalto: Insigne, Immobile, Berardi. Musica è”.
Le dediche speciali
Il grande merito di Mancini, dunque, si conferma quello della “magia di un selezionatore” in grado non solo di aver scelto le pedine giuste, ma di “muovere i giocatori tecnici sulla scacchiera”. Un gruppo che gioca come una squadra di club, si è detto, ma che ha il cuore della Nazionale, come dimostrano le dediche a fine gara: “Questa vittoria la dedico a tutti gli italiani e a tutte le persone che soffrono e stanno soffrendo” ha detto il ct azzurro mentre Ciro Immobile, insieme a tutti i compagni, ha voluto dedicare il successo a Daniel e David, i due fratellini uccisi da un folle domenica scorsa ad Ardea, alle porte di Roma.