Una squadra multipla, con tanti titolari e molte soluzioni. Grazie a queste caratteristiche l’Italia ha guadagnato l’accesso ai quarti di finale di Euro 2020 superando l’Austria ai tempi supplementari: secondo Maurizio Crosetti di Repubblica la squadra di Mancini ha risolto la gara “con la maggior tecnica, quella che non si era mai vista nei 90’”, dove erano invece “svaniti palleggio, gioco corto ed esuberanza d’attacco”.
L’Europeo comincia ora
La Nazionale ha rischiato grosso contro un’Austria sicuramente temibile: “Abbiamo visto il lupo nel bosco – prosegue Crosetti nel suo commento – e per poco non ci mangiava”. Dopo essersi fatta “azzannare lungamente” l’Italia Due, grazie ai cambi azzeccati del ct, “ha saputo recitare un copione diverso e scritto in sanscrito, non era facile leggerlo e interpretarlo”. “La duttilità azzurra diventa il vero argomento di un Europeo che comincia ora” perché “quello di ieri era il primo dentro o fuori dopo un’eternità contro un avversario rognosissimo. Averlo risolto così è il conforto più grande” conclude Crosetti.
Le nuove certezze dell’Italia
Secondo Mario Sconcerti del Corriere della Sera, invece, “ci stavamo abituando male, sempre spazi, sempre fantasia, sempre gol”. “La nostra forza – scrive – sono stati i cambi, i cambi a loro volta danno il segno della potenza della squadra”. Commentando il gioco azzurro, Sconcerti spiega che “abbiamo una continua discussione aperta, abbiamo chi fa gioco e chi rompe le partite, siamo larghi, poco gestibili perché sappiamo sempre rinnovarci”. “Adesso – conclude – comincia il lavoro serio per Mancini: le certezze sono saltate, le formazioni andranno contrattate con la fatica e il carico di infortuni”.