Si chiama “Tecnologie per le transizioni” il progetto sperimentale di alta formazione nato dal gruppo di lavoro inter-ateneo che vede insieme alcune delle principali università italiane: i Politecnici di Bari, Milano e Torino, e le Università di Bologna, Napoli Federico II, Padova, Palermo e Roma La Sapienza. A partire dal prossimo anno accademico, gli atenei che aderiscono al progetto attueranno le prime iniziative didattiche ispirate a criteri generali condivisi, anche nell’ottica della mobilità studentesca e della condivisione di segmenti formativi.
Tecnologie per le transizioni
La scelta del progetto “Tecnologie per le transizioni” rappresenta anche una risposta alle nuove sfide che stanno investendo le professioni tecnico-scientifiche, lasciando emergere la necessità di una formazione più interdisciplinare e in grado di integrare le tecnologie all’interno di un sistema complesso caratterizzato da più livelli interconnessi: fisico, cyber, ambientale, economico e sociale. Un esempio delle novità che scaturiranno dall’iniziativa, al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Palermo, saranno attivati due nuovi percorsi formativi brevi (denominati Minor), che potranno essere svolti a integrazione dei percorsi curriculari previsti nelle lauree magistrali, per la formazione di Esperti in “Green Technologies” e in “Smart Infrastructures”.