“Roberto Mancini come un nuovo Enzo Bearzot, sa fare gruppo”, lo dice Claudio Gentile, campione del mondo nell’82, parlando a Radio Anch’io Sport. “Il gruppo è determinante per vincere, quando noi siamo partiti ci hanno detto di tutto e abbiamo deciso di fare gruppo e il silenzio stampa, parlava solo Bearzot. Far gruppo è molto importante, vedi l’entusiasmo, i giocatori si aiutano, c’è compattezza che aiuta molto”.
La scelta giusta
Secondo Gentile, “Mancini è stato una scelta giusta della Federazione. Come Bearzot ha il polso dello spogliatoio, ma se deve rischiare qualcosa deve farlo durante la partita. Mancini ha scelto gli elementi giusti, i giocatori migliori. Ma penso che una parte vada data anche ai giocatori convocati, bravi a essere uniti”. Gentile dice di essere rimasto “colpito” dall’euforia, dalla voglia di fare gruppo e questo è molto importante.
Il paragone con Chiellini
Parlando dei singoli reparti, a partire dalla difesa, Gentile ha parlato di Chiellini, da alcuni paragonato a lui nell’82: “Chiellini è un ottimo difensore, lo ha dimostrato fino ad oggi. I paragoni sono sempre difficili, ma sicuramente è uno dei più forti che ci sia adesso”.
Sorprese e delusioni
La maggior delusione di questi Europei è stata secondo Gentile la Francia. “Una squadra che vince 3-1, si fa rimontare e poi perde ai rigori mi ha sorpreso: non saper amministrare è una pecca che non trova giustificazioni”. Mentre la squadra che lo ha sorpreso di più è stata la Svizzera, che “ha dimostrato di saper fare un buon calcio anche senza grandi calciatori”.