Migliora la percezione della direzione complessiva verso la quale si sta muovendo il Paese; quella relativa alla situazione dell’economia registra ancora, da parte degli italiani, valutazioni prevalentemente negative, ma evidenzia aspettative in miglioramento per il breve termine e, in modo più marcato, per i prossimi tre anni. È quanto risulta da un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Legacoop, ideato e realizzato dall’AreaStudi dell’associazione insieme con il partner di ricerca Ipsos.
Il trend
Rispetto a novembre dello scorso anno, la percentuale di chi non è convinto sulla direzione intrapresa dall’Italia scende, a maggio 2021, dal 60% al 52%, mentre sale dal 22% al 26% quella di chi esprime una percezione positiva. Per quanto riguarda la valutazione degli italiani relativa alla situazione economica del Paese, misurata su una scala di voti da 1 a 10 (da 1 a 3 giudizio molto negativo, da 4 a 5 abbastanza negativo, da 6 a 10 positivo), il 52% esprime un giudizio abbastanza negativo (+3 punti percentuali rispetto a novembre 2020), il 29% un giudizio molto negativo (ma con un calo di 7 punti) e il 10% un giudizio positivo (1 punto percentuale in meno).
Evoluzione positiva
Dinamiche analoghe a quella riscontrata per la percezione che hanno gli italiani della direzione intrapresa dal Paese, ma con indicazioni molto più evidenti di evoluzione in senso positivo, sono quelle registrate riguardo alle prospettive dell’economia. Per quanto riguarda le aspettative a sei mesi, la percentuale dei pessimisti, ovvero di chi teme un peggioramento, quasi si dimezza, passando dal 66% di novembre dello scorso anno al 36% di maggio 2021, mentre quella di chi prevede un miglioramento è più che raddoppiata passando, nel periodo considerato, dal 14% al 31%. Per il 23% la situazione economica dei prossimi sei mesi resterà invariata; il 10% non esprime valutazioni.
Inversione di tendenza
Insomma, una chiara inversione di tendenza che si rafforza ulteriormente riguardo all’andamento dell’economia nei prossimi tre anni, con la percentuale di chi si aspetta un miglioramento che sale al 53%, mentre scende al 18% quella di chi prevede un peggioramento.