mancini guarda già al mondiale
Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini

Roberto Mancini è già al lavoro per costruire al Mondiale un futuro sempre più colorato d’azzurro. Dopo il successo a Euro 2020, per il Ct è già tempo di guardare avanti. Ne è convinto il giornalista Alessandro Bocci il quale, sul Corriere della Sera, scrive che “la notte di Londra non è un punto di arrivo, ma la vera partenza di un ciclo che mira a essere irripetibile”.

Prossimi traguardi

Gli impegni che attendono gli Azzurri, infatti, sono davvero molto importanti. A ottobre ci sono le Final Four di Nations League: il 6 a San Siro di nuovo la Spagna e, se tutto andrà per il meglio, ecco il 10, a Milano, la finale contro Francia o Belgio. Ma nella testa del tecnico jesino c’è soprattutto il Mondiale in Qatar, tra sedici mesi. Perché, come ricorda il Corriere della Sera, “la cifra stilistica di questa nuova Nazionale, in cui ha prevalso il sentimento di un pugno di uomini diventati squadra, è alzare l’asticella e non accontentarsi mai”.

Dalle macerie

Con il Ct Mancini sempre protagonista. Lui che “a Wembley aveva perso la Champions con la Sampdoria e adesso ha vinto l’Europeo con l’Italia”. Un Mancini che “ha completato il suo riscatto, atteso quasi una vita e che valorizzerà altri giovani”. Tra questi, i nomi più gettonati sono quelli di Zaniolo, Bastoni, Raspadori e Scamacca. Insomma, secondo il Corriere della Sera, la nuova sfida del Ct sarà appassionante: “Il viaggio sarà difficile, ma meno avventuroso di quanto non lo sia stato ricostruire in questi ultimi tre anni sulle macerie”.

La visione di Mancio

Sullo sfondo, ecco gli impegni prossimi contro la Bulgaria a Firenze (il 2 settembre) e la sfida del 5 alla Svizzera, a Basilea. Secondo Alessandro Bocci, Mancini “dovrà sconfiggere il rischio di appagamento che subentra dopo una ubriacatura di felicità così totale, gestire il peso del successo”. Il nostro Commissario Tecnico – peraltro brillante anche nelle vesti di testimonial di Poste Italiane – “non cambierà strada e lavorerà sugli stessi concetti: visione, futuro, coraggio, con il gioco che sarà al centro di tutto”.

Divertimento

Nell’articolo pubblicato sul Corriere della Sera emerge infine una certezza, quella rappresentata dall’entusiasmo: “Alla base ci sarà sempre il divertimento che ha animato il gruppo in questi 50 giorni – si legge – la leggerezza sarà come valore”. Anche secondo il quotidiano “la sensazione è che questo gruppo sia all’inizio di un ciclo bellissimo e che oggi viene facile accostare a quello, irripetibile, della Spagna di Xavi e Iniesta che ha vinto due Europei e un Mondiale”. Il sogno azzurro di Mancini e della Nazionale, insomma, continua sulla strada del Mondiale.

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