La Bce dà il via libera alla fase finale di valutazione dell’euro digitale, che durerà due anni e servirà a studiare le aspettative, le necessità e i problemi connessi con la creazione di questa valuta elettronica. Il ‘semaforo verde’ è arrivato oggi da una riunione del Consiglio direttivo dell’Eurotower, cui si è anche unito il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe esprimendo il suo pieno sostegno al progetto.
Due anni di “test”
La fase di valutazione di 24 mesi – si legge in una nota della Bce – “avrà l’obiettivo di affrontare questioni chiave riguardanti la progettazione e la distribuzione” di un euro digitale che “deve essere in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini, contribuendo allo stesso tempo a prevenire attività illecite ed evitando qualsiasi impatto indesiderato sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria”.
Integrazione del contante
L’Eurotower sottolinea come questa fase di valutazione non comporta “alcuna futura decisione sulla possibile emissione di un euro digitale, che arriverà solo in seguito”. La Bce ribadisce come una valuta comune digitale – che dovrebbe essere “priva di rischi, accessibile ed efficiente” – “integrerebbe il contante, non lo sostituirebbe”.