Oltre un miliardo di contributo al Pil del territorio, 16mila posti di lavoro con la distribuzione dl 450 milioni di reddito nella macroregione. Il Sole 24 Ore ha “pesato” l’apporto che Poste Italiane dà a Piemonte e Liguria dove la società è attiva con una rete di 1.805 Uffici Postali, 92 centri di distribuzione di corrispondenza e pacchi; gli occupati sono circa 11.500 tra personale di staff e operatori.
Filiera delle Pmi
Il Bilancio Integrato 2020 di Poste Italiane contiene un modello dl stima degli impatti economici complessivamente generati dall’azienda in ogni singolo territorio. L’articolo ricorda i 74 milioni di pacchi consegnati da Poste Italiane nel corso del 2020 e il +38% di ricavi complessivi generati da corrispondenza e pacchi. Nel Nord-Ovest, prosegue l’analisi, l’attività di Poste italiane oltre al fatto di generare ritorni diretti e strettamente legati all’attività economica del gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese. Si generano così impatti indiretti; questi consentono a molte famiglie, che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l’azienda e i suoi fornitori, di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi. Si tratta di una filiera di Pmi che lo scorso anno ha impattato a livello di Pil per 1,2 miliardi, coinvolgendo 21mila persone e distribuendo redditi per altre 567 milioni.
Contributo al Sistema Paese
Tra i dati dell’attività di Poste in Piemonte e Liguria spicca inoltre il fatto che il gettito per l’erario è stato di oltre 370 milioni. SI tratta del 10% di quanto prodotto da Poste a livello nazionale che assomma a 12,2 miliardi di PII realizzati con U contributo di 191mila addetti e una distribuzione di redditi per un totale di 7,4 miliardi di euro. Un contributo al sistema Paese arricchito da un sistema di investimenti diretti alle aziende e allo Stato. Le prime possono utilizzare le risorse raccolte per poter svolgere le proprie attività di business ed effettuare nuovi investimenti, parallelamente l’investimento in titoli di Stato consente di finanziare la spesa pubblica