Poste Italiane conferma la capillarità territoriale e l’impegno nel servizio verso le comunità e le istituzioni anche nei servizi bancari. Tale impegno viene sempre più ribadito attraverso la capillarità della rete, negli investimenti territoriali effettuati e nel continuo confronto con le comunità locali. Secondo gli ultimi dati, la rete dei 12.800 uffici postali pesa da sola più del 50% degli oltre 23.400 sportelli di tutte le banche messe insieme. Ma c’è di più: in Italia, sono ben 2800 i comuni sprovvisti di filiale bancaria.
Presenza fondamentale
Territori nei quali, dunque, la presenza di Poste Italiane si fa fondamentale e imprescindibile per portare servizi, anche bancari, nei piccoli centri e nei borghi montani; migliorare la dimensione digitale, tentando di arginare così il processo di spopolamento al quale vanno incontro questi territori. Un’eccellente scelta strategica che ha portato a importanti risultati finanziari, grazie al contestuale sviluppo delle nuove tecnologie, in grado di favorire la transizione al digitale del nostro Paese; processo sempre più determinante, soprattutto in periodo di emergenza sanitaria come questo.
Tradizione e innovazione
La vera rivoluzione digitale può essere infatti realizzata solo da chi, come Poste Italiane, ha una forte presenza fisica nell’Italia dei mille Comuni. Tradizione e innovazione devono pertanto coniugarsi necessariamente per realizzare la trasformazione del Paese. Una sintesi, dunque, capace di coniugare questi due aspetti che, come ha recentemente ricordato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante in una intervista rilasciata al Financial Times, “può essere portata avanti solo da un attore come Poste Italiane, dotato di una capillare presenza sul territorio”.
Qui il servizio del TG Poste.