Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno firmato una collaborazione interistituzionale finalizzata a condividere le rispettive esperienze e le informazioni a disposizione, potenziando l’efficacia dei relativi interventi istituzionali in materia di economia sociale, nel mutuo rispetto delle specifiche competenze.
Le azioni congiunte
In particolare, il Cnel e il Mef avvieranno iniziative in materia economica e fiscale in relazione alla riforma del Codice del Terzo Settore, alla disciplina delle organizzazioni e imprese che operano nel campo dell’economia sociale, allo studio di strumenti di credito adeguati alle specifiche esigenze delle organizzazioni dell’economia sociale, all’evidenziazione e misurazione dell’impatto economico delle attività sociali e alle azioni in ambito comunitario e internazionale.
Il plauso dei vertici
A firmare l’accordo, di durata triennale e rinnovabile, sono stati il presidente Tiziano Treu e il viceministro Laura Castelli, titolare della delega all’economia sociale. ”L’economia sociale in Italia conta 380mila organizzazioni tra cooperative, associazioni, enti di volontariato, fondazioni, enti filantropici e religiosi, vale 50 miliardi di euro e dà lavoro a 1,5 milioni di persone. Quest’accordo rappresenta un ulteriore passo per la valorizzazione di un mondo che opera per il bene comune e che va sostenuto con interventi normativi mirati”, hanno dichiarato il presidente Treu e il consigliere Cnel Gian Paolo Gualaccini, capo delegazione del Terzo Settore non Profit all’Assemblea del Cnel.