Costanza Calabrese è uno dei volti femminili più noti al grande pubblico televisivo italiano. Dal suo osservatorio privilegiato di esperta comunicatrice, Calabrese intende evidenziare il ruolo sociale che Poste ha avuto nel difficile periodo della pandemia.
Cosa l’ha colpita dell’operato di Poste Italiane nell’ultimo anno e mezzo?
“Tra le poche certezze di quest’ultima fase della nostra vita vi è senza dubbio quella rappresentata da Poste Italiane. Un grazie mi sento di inviarlo a tutti coloro che lavorano in questa grande azienda, i quali ci hanno garantito sicurezza e un contatto con chi era lontano. Il tutto grazie ad un servizio efficiente e che in questi mesi si è caricato di affetto, di solidità, di presenza e di efficienza”.
Una realtà che ha proseguito l’attività anche nel pieno dell’emergenza
“In un quadro emergenziale che non avevamo mai conosciuto prima, Poste è stata una garanzia assoluta, un’azienda che non è mai venuta meno ai suoi impegni verso i cittadini”.
Costanza, c’è una lettera che le ha cambiato la vita?
“Ce ne sono tante. Anche quelle che mi sono arrivate da sconosciuti ammiratori. Ma quella che potrebbe davvero cambiarmi la vita, è una lettera che mi piacerebbe ancora ricevere: mi riferisco ad una lettera scritta da mio papà che da alcuni anni ci ha lasciato. Ho tanto desiderato e immaginato di ricevere una sua lettera. Perché Poste Italiane è anche portatrice di quei cari, vecchi messaggi in bottiglia, in grado di suscitare sempre emozioni profonde”.