L’ironia di Sandro Mazzola, il più celebre “baffo” del calcio italiano, non si smentisce mai, anche quando si parla di Coppa Europa. Appena gli chiediamo di ricordare le emozioni del Campionato Europeo vinto nel 1968 con la maglia della Nazionale italiana, risponde: “Le emozioni del ‘68? Del 1868, vorrete dire. Scherzi a parte, con questa battuta intendo affermare che era un altro calcio, lontano anni luce da quello di oggi. Ma, nonostante siano passati più di 50 anni, lo ricordo come un momento emozionante, che ha fatto la storia del nostro calcio”.
Sandro, nella sua carriera ha vinto tutto con la grande Inter di Herrera, giocando al fianco di campioni di fama mondiale. Eppure, quel successo all’Europeo ancora la emoziona. Che effetto le ha fatto, alzare la coppa di Campione d’Europa?
“Ho collezionato 70 presenze in azzurro, segnando più di 20 gol. Vincere con la maglia della Nazionale dà sempre emozioni indescrivibili. Alzare la Coppa è stato un momento fantastico. Ricordo ancora quell’attimo, come se fosse oggi. Ci hanno consegnato il trofeo al centro del campo e, dopo averlo alzato un po’ tutti, abbiamo fatto una festa incredibile, iniziando a correre come pazzi scatenati verso gli spalti. Volevamo idealmente regalare il trionfo all’eccezionale pubblico dello Stadio Olimpico”.
Ci sono analogie tra quel successo e quello dei ragazzi di Roberto Mancini a Euro 2020?
“Senza dubbio sì. Così come successo oggi con la Nazionale del Mancio, anche quella di allora non si credeva potesse arrivare a vincere addirittura un Europeo. Vi voglio raccontare un aneddoto…”.
Prego, ci dica.
“Prima di quella finale di spareggio contro la Jugoslavia, sette o otto di noi giocatori ci siamo riuniti nello spogliatoio. E ci siamo detti che, al contrario di quanto pensavano tutti, eravamo noi i più forti. E che dovevamo vincere a tutti i costi quel Campionato Europeo. Ecco, credo che quel nostro spirito, fosse lo stesso che ha animato la Nazionale di Mancini. Solo avendo forti motivazioni, si possono raggiungere traguardi come quello ottenuto dai nostri Azzurri contro l’Inghilterra”.
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