Sulla base di una ricerca svolta a livello internazionale da un ente indipendente, la Banca d’Italia è risultata tra le banche centrali più “verdi” dei paesi del G20 per il sostegno fornito allo sviluppo di una finanza più sostenibile, l’integrazione dei criteri di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, le iniziative per ridurre l’impronta ecologica delle attività istituzionali.
Riduzione dell’impatto ambientale
Il Rapporto ambientale annuale spiega che insieme alla BCE e alle altre banche centrali dell’Eurosistema, Bankitalia è impegnata a ridurre l’impatto ambientale connesso con la produzione, la distribuzione, il ricircolo e lo smaltimento delle banconote in euro. Nel 2020 il perimetro dell’attività di investimento sostenibile è stato ulteriormente ampliato includendo, oltre agli strumenti azionari, anche i portafogli di obbligazioni; nel luglio 2021 è stata pubblicata la Carta degli investimenti sostenibili che definisce la visione della finanza sostenibile, comunica i principi cui si ispira per la gestione degli investimenti finanziari e definisce le linee di azione in materia.
Energia rinnovabile
Dal 2013 la Banca acquista esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate. Nel 2020 i tre impianti fotovoltaici della Banca hanno consentito la produzione di energia elettrica in autonomia di oltre 67.000 kWh; un quarto impianto sarà installato presso il Centro Donato Menichella di Frascati. Sono stati realizzati numerosi interventi su infissi, sistemi di condizionamento invernale ed estivo, illuminazione, involucro edilizio per migliorare i profili di efficienza energetica degli edifici. Il consumo di acqua potabile è diminuito del 25% tra il 2016 e il 2020.
Mobilità sostenibile
La Banca è impegnata a ridurre il più possibile gli spostamenti per motivi di lavoro e a incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto ecosostenibili e, in particolare, la mobilità elettrica. Per gli spostamenti di servizio tra le sedi dell’area romana sono utilizzate 15 autovetture a trazione elettrica e 10 biciclette a pedalata assistita; sono inoltre presenti 33 torrette di ricarica per mezzi elettrici, gran parte delle quali a disposizione dei dipendenti per la ricarica delle autovetture.
Criteri ecologici e sociali
La politica di acquisti verdi contribuisce a orientare il mercato verso lo sviluppo di beni e servizi più ecosostenibili. In Banca si utilizza carta provvista di certificazione ecologica ECOLABEL UE; nel 2020 la quota di carta riciclata acquistata è stata il 60 per cento del totale. Criteri ecologici e sociali sono stati inseriti nel 42 per cento delle procedure di gara. La Banca contribuisce con le attività di ricerca e analisi al dibattito sulle relazioni tra economia, finanza, energia e ambiente; organizza e partecipa a congressi e seminari su questi temi. Dà il proprio contributo alla definizione delle posizioni nazionali e internazionali in materia ambientale tramite la presenza di propri esponenti in comitati e gruppi di lavoro.
Durante il lockdown
La crisi pandemica ed il ricorso al lavoro da remoto hanno influito sull’impatto ambientale della Banca. Rispetto all’anno precedente si è registrata una diminuzione dell’impronta carbonica complessiva del 28 per cento per effetto delle minori emissioni dovute agli spostamenti casa-lavoro (quasi dimezzate, pur se durante la pandemia è aumentato il ricorso ai mezzi di trasporto privati in sostituzione di quelli pubblici) e ai viaggi di lavoro (diminuite dell’80 per cento). I consumi di carta per le pubblicazioni e degli acquisti di carta a uso ufficio sono calati, rispettivamente, del 30 e del 50 per cento rispetto al 2019. È fortemente aumentato il ricorso agli strumenti di comunicazione a distanza con oltre 2 milioni e mezzo di chiamate e 350.000 riunioni online. I consumi di acqua potabile ed energia elettrica si sono ridotti rispettivamente del 14 per cento e di oltre il 5 per cento mentre quelli di gas metano sono aumentati dell’1,2 per cento per assicurare un maggior numero di ricambi d’aria. Non è possibile stimare l’aumento dei consumi domestici di energia e acqua in mancanza di una metodologia standardizzata.