Il Corriere della Sera pubblica l’appello di un lettore che vorrebbe veder premiate le Poste per l’impegno in questo periodo di pandemia. “Chiederei al Presidente della Repubblica – scrive Stefano al Corriere della Sera – di assegnare alle Poste italiane (e a tutti i dipendenti) la Medaglia d’oro al valor civile per non aver mai chiuso, neppure un giorno, con le dovute norme di sicurezza (mascherina, distanziamento, gel perle mani, plexiglas agli sportelli), gli uffici aperti al pubblico durante tutto il periodo pandemico, pre e post vaccinazioni. A differenza di buona parte degli uffici pubblici”.
Il lavoro di Poste
Poste, che già dalla fine di febbraio del 2020 è dovuta correre ai ripari in tempi record con nuovi processi, modelli di lavoro, persone e professionalità, è riuscita da subito a metabolizzare la nuova normalità e ad affrontare il virus. I dipendenti degli Uffici Postali e i portalettere hanno potuto contare sui dispositivi di protezione individuale e l’Azienda ha stabilito rigide norme di sicurezza per l’erogazione dei servizi al pubblico. Il lavoro non si è mai fermato. Con misure specifiche, come ad esempio la consegna delle pensioni a domicilio, Poste ha garantito la propria vicinanza a tutti quei clienti che in un momento così complesso hanno chiesto aiuto, per tutte quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà economica e hanno avuto la necessità di chiedere un finanziamento.