Senza l’aiuto di Poste Italiane sarebbe stato impossibile vaccinare tutta la popolazione della Lombardia. Marco Magrini, responsabile degli hub vaccinali dell’Unità di crisi regionale guidata da Guido Bertolaso, ha spiegato alla testata “Varese News” l’incredibile rimonta della Lombardia nella campagna vaccinale: dal quintultimo posto al primo. Ora, il traguardo orma è vicino.
Inizio difficile
“L’arrivo nella squadra di Bertolaso è stato duro – racconta Magrini a Varese News – Eravamo bersagliati di critiche per disservizi principalmente di natura informatica. Ogni giorno la stampa rimarcava le difficoltà dei cittadini lombardi, in particolare anziani, costretti, a volte, a percorrere molti chilometri per raggiungere i centri vaccinali e poter fare il vaccino”.
La svolta di Poste
Con l’indignazione dello stesso Guido Bertolaso davanti alle code chilometriche fuori dall’ospedale Niguarda, sottolinea la testata varesina, comincia il cambio di passo della macchina lombarda: “Quando il 12 aprile è subentrato il portale per le prenotazioni Poste Italiane, si è proceduto più speditamente – sottolinea Magrini – Il loro team, di circa 20 operatori, esprime una competenza informatica straordinaria. Costruiscono un sistema efficiente flessibile, vanno in tutti i centri a formare il personale. Il sistema regge anche 500.000 prenotazioni a giorno, dando a ciascuno appuntamenti quasi ‘su misura’. Con l’entrata a regime su tutto il territorio regionale dei centri massivi a fine aprile, grazie al grande lavoro di ATS/ASST, si è arrivati, passo dopo passo, a guidare la classifica nazionale con performance che sembravano impossibili”.
Monitoraggio costante
Sempre attraverso il sistema Poste Italiane, spiega Magrini, si è potuta monitorare: l’attività di ogni singolo centro vaccinale della Lombardia; la somministrazione delle diverse tipologie di vaccino; e garantire le compensazioni tra ambiti territoriali in caso di carenze. Il lavoro delle ATS e delle ASST è stato prezioso perché ha consentito il rispetto rigoroso della programmazione e il raggiungimento degli obiettivi.
La campagna verso la conclusione
La Lombardia ora si avvicina al traguardo: “La campagna, ora, procede speditamente. Il ritmo è costante: se all’inizio la media era di circa 12 vaccinazioni all’ora, oggi si va molto più spediti con circa 20 somministrazioni all’ora a linea di attività. Le prenotazioni non viaggiano più come prima, ci assestiamo a circa 20.000 al giorno. In agosto, comunque, non si chiude, se la domanda tornerà a crescere, per effetto anche del rientro scuola, siamo pronti ad aprire nuove agende. La programmazione già prevede, dal 23 agosto, degli slot dedicati al mondo della scuola; obiettivo di assicurare a tutti almeno una dose per il ritorno il 13 settembre classe. Il 12 settembre, come già annunciato da Regione, si concluderà la fase di somministrazione della prima dose”.